VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA
Ieri sera sono stata ad un bel concerto jazz al teatro Mediterraneo.
Ospite Franco Cerri, quasi ottantenne ormai.
C’era la band di Antonio Onorato al completo: chitarre Aldo Farias e Pietro Condorelli, basso Angelo Farias e batteria Salvatore Tranchini.
Tutti molto bravi . Molto tenero Franco Cerri che ha ringraziato i musicisti che hanno suonato con lui e il pubblico che non lo ha dimenticato.
Mi piace il jazz, per quella complicità che si crea tra i musicisti, per quegli spazi che ciascuno si prende come solista, lo trovo molto coinvolgente per chi ascolta.
All’uscita nu’ fridd’ e pazz. E nevicava. E non trovavamo piu’ la macchina, lasciata nel parcheggio sotterraneo della Mostra d’Oltremare.
Momento di panico, giuro che non me ne fregava niente della macchina, ho solo pensato a come avremmo passato la notte, tra commissariati e taxi introvabili.
Ma il freddo ci aveva congelato le meningi, avevamo solo sbagliato l’entrata del sottopasso. Ritrovata l’auto e accompagnati gli altri a casa, sono corsa a infilarmi una tuta di pile.
Ma ci avete fatto caso quanto sia gelato il pile?
Nisida

venerdì 30 dicembre 2005
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Capita! A me sistematicamente quando vado di pomeriggio e di fretta al centro commerciale per la spesa!
RispondiEliminaBuon anno!
mi capita spesso ...mia figlia dice che ho l'alzeheimer congenito...;-)
RispondiEliminapiuttosto credi dipenda dal bassa importanza data alla "autovettura"
puo' essere. Anche se FoFo' ha solo un anno. Ma io delle macchine me ne sono sempre fregata. Ho avuto per un decennio una Dyane e la parcheggiavo a fianco ai cassonetti.
RispondiEliminaEd a Napoli è pericoloso lasciare la macchina vicino ai cassonetti vista la grazie con cui guidano i mezzi quelli della nettezza urbana :D
RispondiEliminaquando passano ...quando passano...
RispondiEliminaquelli passano sempre se non li vuoi. Quando torno dal teatro la sera mi faccio tutta via Imbriani in salita dietro al puzzolente camion della 'mmonnezza. E se sei cazzo che ti fanno passare!!! Fino all'Arenella così.
RispondiEliminaAh, e fai un 2006 felice, o perlomeno 10 volte + felice del 2005!
RispondiEliminaPensa al povero Franco Cerri, che è stato in ammollo una vita, quando è uscito con quel freddo. Surgelato all'istante.
RispondiElimina(Ok ok, skerzo, lo so che è un bravo musicista...;-)
ti sei deliziata............
RispondiEliminabellissimo il jazz
arte allo stato puro.....
un incontro folgorante tra anima e realtà.........
sempre diverso......
un po' come la fotografia
senza postproduzione
cosa è l'automobile?
ciao
gennaro
NCP, soprattutto lo era. Ma è stato bello lo stesso. Guardare mentre passa il testimone è lo stesso un privilegio.
RispondiEliminaBuon anno nuovo anche a te :-)
è vero, soul
RispondiEliminaè sempre un'esperienza magnifica.
E come dice Guccini: a culo tutto il resto (auto compresa).
Ma con questo freddo come ti viene in capa di ascoltare il jazz. Io penso solo al reggae, per scaldarmi. Per tacer del soul, vera musica per trombare e lavoare, parola di Jimmy il Dublinese. Parafrasandolo, potremmo dire che gli italiani sono i neri d'Europa, i napoletani sono i neri d'Italia, i napoletani della periferia sono i più neri di tutti. Questa piacerebbe a Peppe Lanzetta. Gliela regalerò.
RispondiEliminail jazz scalda il cuore sempre, però ci voleva un bel irish coffee cara jene avresti risolto tutti i problemi. Jazz e Irish coffee un'accoppiata fantastica...
RispondiEliminaBuon anno a te e a voi
Lo sai che se Condorelli e Farias leggono che fanno parte della "band di Onorato" potrebbero venire ad ucciderti fino a casa? :P
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