Nisida

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venerdì 2 settembre 2005

NUOVO MOTORE A SCOPPIO
servizio di Rino Genovese

“In termini tecnici si definirebbe un motore a 2 tempi e 5 fasi, privo di testata e con cilindro rotante.
In pratica ci troviamo di fronte ad una rivoluzione automobilistica.
Frutto dell'inventiva di un imprenditore tessile irpino con l'incorreggibile passione per la meccanica, il "motore Capossela" si presenta come l'arma vincente per aumentare efficienza e potenza dei motori, abbattendone drasticamente spreco di energia, consumi e inquinamento da gas di scarico.
"Tutto è nato alcuni anni fa da una considerazione" ci dice Gaetano Capossela, inventore del motore. "Quando spariamo, buona parte dell'energia la trasferiamo sulla spalla. Quello che avviene nei motori con le testate. Quando svitiamo il tappo di una bottiglia, lo ruotiamo per evitare l'attrito. Il contrario di quello che avviene tra pistoni e cilindri".
Da qui l'idea di eliminare la testata e costruire due pistoni opposti, che creano la camera di combustione muovendosi in maniera sincronica all'interno di un cilindro rotante, provvisto di fori corrispondenti a collettori fissi su un controcilindro.
Risultato: un motore perfettamente bilanciato e con attriti ridotti di oltre il 50%.
Valvole, molle, albero a cammes diventano solo un ricordo.
La candela, che scocca la sua scintilla in corrispondenza col foro della fase di scoppio, rimane sempre pulita, fuori dai fumi, a loro volta espulsi nella fase di scarico.
Il raffreddamento avviene direttamente all'interno del cilindro con l'immissione di aria compressa, espulsa successivamente dal relativo foro di uscita: una sincronia che permette il perfetto lavaggio del cilindro e il raffreddamento immediato.
Infine l'immissione del carburante e la compressione.
Insomma, una sola la fase passiva, contro le 3 che mediamente ci sono in un motore tradizionale.
Sul banco di prova il prototipo da 50 cc ha superato i 10.500 giri al minuto.
Il primo prototipo è stato già montato su un kart e testato dall'università di Salerno. Con prospettive avvincenti.
"Avendo due pistoni opposti in un unico cilindro rotante, abbiamo realizzato un motore leggero ed estremamente equilibrato" precisa Gaetano Capossela. "Pertanto potremmo alloggiare in un unico vano motore due di questi motori, uno più piccolo per la città e uno più grande per l'autostrada".
Il "motore Capossela" ha già ottenuto il brevetto europeo e si appresta ad ottenere quello internazionale.
Ora, ovviamente, non rimane che passare alla produzione."

Ne hanno parlato a Leonardo già un anno fa e stasera di nuovo al TG3, in vista di nuovi aumenti della benzina e della eventuale decisione del Governo di diminuire temporaneamente le accise.
Capossela spera che l’invenzione venga commercializzata in Italia.

6 commenti:

  1. Forte, non ne so molto ma prontamente ti farò sapere qualcosa da gente che ne sa di più...
    Bacioni
    Carolina

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  2. Forte, non ne so molto ma prontamente ti farò sapere qualcosa da gente che ne sa di più...
    Bacioni
    Carolina

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  3. Sembra un incrocio tra il motore Wankel e una delle diverse configuzioni possibili del motore Stirling. E' ben noto che esistono diverse alternative teoriche al motore a scoppio tradizionale, un dispositivo inefficiente come pochi e che ha richiesto un secolo di sviluppo tecnologico, ma da qui alla produzione in grande serie il passo è lungo. Negli anni '70 il motore Wankel fu un fallimento commerciale nonostante la sponsorizzazione dell'industria tedesca.

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  4. si ricordo vagamente. ma il wankel era quello a testa rotante?

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  5. Sì. Purtroppo alla semplicità meccanica si contrappongono problemi di affidabilità e difficoltà a ridurre l'emissione di inquinanti.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Wankel_engine

    Il motore Sterling è vecchio quasi quanto il motore a vapore! Ha altri problemi, fra cui la necessità di grossi scambiatori di calore.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Stirling_engine

    Tutto sommato, se i motori a scoppio a ciclo Otto e Diesel hanno fatto tanta strada, nonostante la complessità meccanica e l'efficienza discutibile, qualche ragione c'è.

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