HAPPY BIRTHDAY TO YOU
Letizia Moratti e Poste Italiane, di concerto, hanno regalato a Silvio Berlusconi, che festeggia il compleanno all’inizio dell’anno scolastico, la fornitura dei libri di tutte le scuole secondarie del regno, ordinati via internet con l’accordo degli Istituti e consegnati a domicilio alle famiglie attraverso le Poste Italiane.
La fornitura è stata assegnata senza concorso alla BOL, società di vendita libri on line di proprietà della Mondadori.
Tra le proteste dei librai (che nel frattempo hanno già ordinato alle case editrici) e interrogazioni parlamentari, molte scuole si sono rifiutate di aderire all’iniziativa.
In particolare il Liceo Classico A. Pansini di Napoli, ha pubblicato sulla sua Homepage le motivazioni del rifiuto, non prive di un certo humour:
Libri di testo via internet
Il Pansini non aderisce a questo accordo (qui il protocollo d’intesa) per tre motivi:
1° i libri non si hanno con nessuno sconto rispetto al prezzo di copertina (mentre magari un pò se ne ottiene dal libraio o se ne può trovare uno usato)
2° perché senza nessun vantaggio per nessuno (ma solo per le grosse case editrici che si pappano tutto il prezzo di copertina senza spartirlo con distributori e librai) si acuisce il settore di profonda crisi dei librai (grandi, medi e piccini)
3° perché quello dell'acquisto dei libri scolastici per molti italiani è l'unico momento della vita in cui mettono piede in una libreria: togliergli anche quest'unica possibilità di vedere un posto con tanta carta dentro ci sembra una cattiveria.
Qui l'articolo del Corriere a firma di Gian Antonio Stella
Grazie, grazie, grazie per la musica. E per il brillante resoconto di cotal poco brillante iniziativa.
RispondiEliminaCarolina
e il conflitto d'interessi si allunga di qualche spanna.
RispondiEliminaHo aggiunto i link degli articoli, ora è piu' preciso.
Prego, te lo avevo promesso questo Dario Fo.
Sei impagabile. Gian Antonio Stella poi, hai linkato... oggi ti prendi cura di me proprio...
RispondiEliminaUn abbraccio
Carolina
A proposito, complimenti per il nuovo look! In effetti il viola mi sembrava un po' opprimente, oltre che notoriamente portasfiga;-)
RispondiEliminaIl punto 3 mi sembra veramente notevole e decisivo. Anche se credo che, dovendo andare in un posto "con tanta carta dentro", alla libreria gli italiani preferirebbero una cartiera.
RispondiEliminaE bravi i liceali che con 3 punti scarni e ironici hanno messo il dito nella piaga dell'infinito conflitto d'interessi del nostro Primo Ministro nei campi più svariati.
RispondiEliminaE brava Jenè a cui non sfugge proprio niente.
L'opre buffa di Dario Fo con Franca Rame. Bella. la vidi in televisione alla Rai a nel '76-'77 credo.
RispondiEliminaFo vestito di nero con gli studenti attorno seduti che lo sevuivano nella tradizoine del teatro popolare dei guitti misto al teatro Off di Judith Malina dei Living.
Ricordo la scena della descrizione della creazione del culo dell'angelo: un colpo di spada di Dio all'Angelo creò la spaccatura nel culo e giù le risa. Ricordo che rise anche mio padre mentre mia madre si faceva la croce ogni cinque minuti e invitava mio padre a cambaire canale di quell'eresia ma mio padre per il solo gusto di fargli uno sgarbo lo mantenne per la mia soddisfazione e felicità.
Mi ricordo anche la descrizione dei Magi che andavano a far visita a Gesu appena nato: "Oh che bel che bel camel ooh che bel l'è bel camel " in dialetto bergamasco credo o lumbard.
Bel ricordo Rien..stamattina ci voleva si.
Keerch
W
era Il mistero buffo, Wynck.
RispondiEliminaA teatro eravamo seduti per terra tutti attorno a lui sul palcoscenico e Fo disse una frase che forse non ti sarebbe piaciuta:
oh! ma sembrate gli israeliani! avanzate sempre!!!
*kub, il bello del Pansini è che anche il Preside è stato d'accordo sulla presa di posizione.
*NCP, io ho sempre lo scalogno, che ho opportunamente traslocato quaggiu' a sinistra, che combatte adeguatamente ogni fumus di sfiga.
:-)
a questi, se gli dici che hanno la faccia come il culo gli fai un complimento
RispondiEliminaPer favore, però, non è "lumbard"... è un misto di antiche parlate del Nord e del dialetto del paesello natale di Fo nei pressi del Lago Maggiore, che ha pure una sponda piemontese e una elvetica.. Per carità di patria... :-)))
RispondiEliminaCarolina
camelot mi pare si chiami quel linguaggio inventato che pur essendo incomprensibile è comprensibilissimo.
RispondiEliminail grammelot è diverso. Fo fa finta di parlare una lingua straniera ma in realtà usa solo dei fonemi. In altri casi usa i dialetti mescolati.
RispondiEliminaNon so rien se mi sarebbe piaciuta quella frase: io a quel tempo passavo il tempo tra bigliardi e campi di calcio .
RispondiEliminaVa be và.
W
Ah si il Mistero Buffo..vero. Scusa. Umili scuse. Sai...io studiavo a quel tempo meccanica, chimica, fisica, proiezioni ortogonali, 38 ore alla settimana e non leggevo Oriana Fallaci ma il Corriere dello Sport e Tex e dario Fo mi fece ridere come mi poteva far ridere Eduardo a Teatro, nient'altro. certe frasi non m'interessavano perchè nemmeno sapevo che volevano dire, ovvio.
RispondiEliminaMica mi ricordo bene le cose poi, l'età avanza, i ricordi s'annebbiano e poi si sà, è notorio che io non sono di sinistra quindi come faccio a essere colto?
W
non sei colto ?
RispondiEliminavedrai che ti coglieranno prima o poi, comm' a nu' pere 'e vruoccolo
;-)
P.S. ma che c'appizza la Fallaci con Dario Fo? vulesseme mmisca' 'a lana c'a seta?
Nun fa' a fintasciema...'a fallaci tu l'addurave...eh e t'ha purtave 'mpietto..
RispondiEliminaW
e proprio pecchè l'aggiu addurata, (annusata) l'aggiu sempe schifata.
RispondiEliminaE' come la medaglietta d'oro:
+ di ieri
- di domani
(va a ferni' ca me cancella pure a mme')
RispondiEliminapiantala ... (ma staie appuntate cu 'e spille?)...
RispondiEliminaW
ehi... coraggio... almeno facciamo come Apolide, che lui in casa non se ne sta, almeno su consiglio di quello che ha giustamente definito "la signorina buonasera Pisanu" :-)))
RispondiEliminaCarolina