Si avvicina la data dello sblock up, lunedì 18. Potremo gironzolare in regione, senza autocertificazione, vedere gli amici ma con giudizio, mai tutti assieme appassionatamente.
Potremo andare al bar o al ristorante, col metro in mano, per vedere se rispettano le norme stabilite dall’Inail. Potremo prendere caffè e cornetto, si, ma un metro di distanza tra avventori, non ho capito se con obbligo di mascherina.
Per il mare stanno ancora a esercitarsi con squadra e righello e qualcuno ha pure scritto che a 4 mq corrisponde un quadrato di 4 metri di lato. I fondamentali proprio.
Frattanto De Luca si prepara ad arginare le orde barbariche che calerebbero dal nord infetto, utilizzando i poteri che gli darebbero di allargare e stringere i limiti previsti dal DPCM.
Intanto assistiamo ad un certo rilassamento; molti girano con mascherine ma a naso di fuori, altri la portano al collo, forse sono muniti di branchie per cui si capisce, altri proprio senza.
Intanto noi abbiamo fatto le riunioni condominiali in videoconferenza e stiamo meditando di farle anche per il futuro. Oddio, quelli che erano prolissi di persona lo sono anche in remoto ma si tende a razionalizzare.
In tutto sto bailamme la polizia ha pensato bene di fermarsi con l’auto mentre eravamo seduti sulla panchina a via Scarlatti. Ci hanno detto che non possiamo stare fermi e che dobbiamo circolare. Infatti tutti circolavano senza mascherina, qualcuno la portava in mano.
Ora io sarei parecchio preoccupata dal liberi tutti da lunedì, paura che riprenda il contagio e ci costringa di nuovo a chiuderci in casa a fare il pane. E con questa premessa a chi verrà la voglia dì cacciarsi in un ristorante divisi da un plexiglas e a 2 metri di distanza?
Ma nonostante tutto è primavera, quasi estate, abbiamo anche lo scirocco.
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