Nisida

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sabato 15 febbraio 2014

Il teatro nel DNA

Non mi manca il teatro, che per svariati motivi non riesco più a frequentare.
Non mi manca, perché qui basta scendere per strada e si apre il sipario.
Ieri andavamo da un amico che s'è fatto un po' male e al solito abbiamo usato i mezzi pubblici.
Dal Vomero la R1; scesi al Museo aspettavamo invano un C47. Niente da fare e come da tradizione ANM: fattèll' a ppere. Noi l'abbonamento ce lo facciamo per fede ormai.
Arrivati a piazza Cavour c'era un 184 e siamo saliti. Ma subito dopo abbiamo udito lamentazioni a voce altissima. C'era uno che presumibilmente chiedeva l'elemosina, esponendo quanto lui fosse sfortunato ad essere nato in una città come Napoli. E per completare la recita s'è buttato in ginocchio di fronte agli ignari passeggeri. L'autista non ha fatto una piega e noi tutti pure.
Nessuno parlava e lo guardavamo impassibili, come Cuperlo guardava Di Battista che lo invitava a reagire in nome del popolo. Uguale uguale.
All'improvviso l'uomo s'è alzato e con grande velocità è sceso. Malignamente ho pensato che qualche portafogli avesse preso il volo ma invece correva per prendere il 182 che seguiva, per svolgere anche lì la sua rappresentazione di arte drammatica.

5 commenti:

  1. Un'idea brillante questa del primo atto su una linea il secondo su un'altra e così via, con tutti i passeggeri costretti al trasloco per continuare a vedere lo spettacolo.Piacerebbe a Ronconi e potrebbe essere inserita in un progetto di promozione del mezzo pubblico come gesto di cultura (e di fede)

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  2. anni fa Pugliese fece qualcosa di analogo con il suo Masaniello. Nel cortile delle carrozze gli attori (Rigillo e la Sastri) recitavano su degli zatteroni con le ruote che si muovevano continuamente e noi spettatori in mezzo e ai lati a scansarci continuamente, pena l'investimento.

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  3. Il paragone con Di Battista è azzeccato; perchè non facciamo uno scambio, il pentasteroide sull'autobus e il mendicante in Parlamento, ne avremmo tutto da guadagnare...

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    1. No, meglio dino, viaggiare con l'ANM è già abbastanza brutto così..

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  4. Werck, del resto lo dicono anche loro, porestelle: uno vale uno, no?

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