Nisida

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domenica 25 agosto 2013

Sebastiao Salgado


Eravamo andati all'Ara Pacis con l'inconfessato desiderio di mettere i piedi a mollo nella fontana (e c'era già una folla) quando vedo la locandina della mostra: Sebastiao Salgado - Genesi.
Ovviamente mi sono fiondata subito.
Salgado è uno dei miei fotografi preferiti, le sue foto sono indimenticabili, tutte in un rigoroso B/N.  Avevo visto l'ultima sua mostra a Milano all'Arengario molti anni fa, neanche ricordo quando. C'erano le fotografie che aveva scattato ai lavoratori, le formigas, in Brasile nella miniera d'oro di Serra Pelada, nel 1986.



Non si possono descrivere, ti prendeva un'angoscia a vedere esseri umani come formiche, costretti a lavorare in un inferno, su e giù con i sacchi di fango argilloso appesi alla schiena.
Genesi invece è un progetto di salvataggio del pianeta, un viaggio alla scoperta del pianeta ma anche alla riscoperta del ruolo dell'Uomo nella Natura. Un percorso iniziato nel 2003 dopo anni di ricerca. Salgado ha fotografato per mostrarci le terre più selvagge e impervie come l'Antartide, la Patagonia, il Mato Grosso, il Madagascar e i parchi degli Stati Uniti.

"L'ho chiamato Genesi - dice l'autore - perché, per quanto possibile, desidero tornare alle origini del pianeta: all'aria, all'acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita. Nonostante tutti i danni già causati all'ambiente, in queste zone si può ancora trovare un mondo di purezza, perfino d'innocenza".

La mostra chiude il 15 settembre, non perdetela.





1 commento:

  1. Che spettacolo queste foto. E' una mostra assolutamente da non perdere.

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