Nisida

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lunedì 6 febbraio 2012

Ma che freddo fa ....

Oggi sono rimasta chiusa in casa, causa mal d'orecchi. Un dolore infame e poi mi sono accorta che s'è gonfiata anche la parotide.
E con la temperatura polare di oggi chi telefona? Ma è logico, una ditta di surgelati, quelli che guarda caso si trovavano in zona e fanno consegne a domicilio. Rabbrividendo ho detto che non mi interessava e una fanciulla stupita mi ha risposto: ma come, signora, proprio ora che le verdure non si trovano?
Ho pazientemente spiegato che io le trovo le verdure e pure se non le dovessi trovare, ma chissenefrega?
Dopo una mezz'oretta bussano al citofono. Era la ditta che consegna i presidi per diabetici.
Si, prima noi li prendevamo in farmacia con la ricetta, ora la regione Campania ha deciso di accentrare la consegna ed ha affidato il compito ad un'azienda che ce li porta fino a casa. 
La settimana scorsa mi hanno portato la penna pungidito che logicamente non era quella adatta alle lancette che uso. Sono poi tornati il giorno dopo con quella giusta. 
Oggi mi hanno portato la dose trimestrale di lancette e strisce, ma nella scatola mancava una confezione. Sulla bolla di consegna era però riportato il numero giusto.
Ho fatto notare al giovanotto che consegnava la mancanza ma mi ha detto che comunque dovevo telefonare al numero verde, che mi avrebbero inviato un altro corriere per la consegna delle strisce mancanti.
Il simpatico giovanotto mi ha detto che sta facendo il corriere proprio grazie a questo lavoro, lui è diplomato in informatica con 100/100.
E questo è il terzo che ho conosciuto in pochi giorni, tutti educati e perbene, oltre gli altri due che ho sentito al numero verde. 
Ora vorrei solo sapere quanto risparmia il servizio sanitario con questa innovazione, considerando il consistente traffico di corrieri che girano per la città.
A settembre, a causa di questa decisione, i farmacisti fecero un inutile sciopero, rifiutandosi di spedire le ricette delle prescrizioni, costringendo le persone ad andare a ritirarle presso la ASL.
Ecco, avrei capito se li avessero messi in distribuzione presso le ASL, come fanno con gli altri farmaci che prendo, utilizzando il personale esistente presso le farmacie delle Medicine di Base. 
Questo sì che sarebbe stato un vero risparmio, ma Caldoro ci vuole bene e così ce li manda fino a casa.

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