Nisida

Nisida

martedì 24 gennaio 2012

Sono ancora tra noi

Ricordate Luca Luciani, quello che fece vincere Napoleone a Waterloo? Bene, ce n'è un altro.
Si chiama Martone Michel, senza la e, fa il viceministro del ministro Fornero, vanta un curriculum di prim'ordine, tale che gli è bastato inviarlo e pouffff... è diventato viceministro.
Ma non basta. Poiché il ministro Fornero ha una personalità alquanto invadente e quando parla lei non ce n'è per nessuno, che doveva fare questo povero cristo di viceministro per farsi notare?
Bravi, indovinato! Sparare una bella cazzata, tale da farsi subito notare e possibilmente farsi insultare a web unito.
E così dà dello sfigato a chi si laurea a 28 anni, dimenticando che con quel po' po' di tasse universitarie da pagare, uno deve inventarsi almeno un paio di lavori al nero, tipo portare le pizze a domicilio e se sei fortunato, passeggiare i cani. 
Con il casino che ne è conseguito da tale dichiarazione, mette decisamente fuori graduatoria persino il tunnel della Gelmini ed il suo portavoce.
E la dispiaciutissima ministra Fornero non lo può neanche bacchettare, verrebbe accusata a suo dire di mobbing.
Ma non disperiamo, c'è anche chi gli dà ragione.
Ora, io mi chiedo: ok, siamo pieni di sfigati 28enni e passa, e allora? Che ne facciamo? Li vogliamo rottamare? Perché occorrerebbe anche passare alla fase due, tipo abolire le tasse universitarie o fornire i mezzi a studenti meritevoli come fanno in tutti i paesi civili. Noi no, noi. 
Senza dimenticare che i bamboccioni ultra28enni con famiglia benestante che li mantiene ad libitum e che magari li fornisce anche di adeguata collocazione al termine del glorioso percorso, non possono certo essere nomati "sfigati". 


Qui ci sono alcune informazioni sul "giovane al governo", ovviamente non sfigato.
E qui c'è il famigerato Luca Luciani, non notate qualche somiglianza?


Su Repubblica la lettera di un 28enne a Martone.

7 commenti:

  1. A me la parola "sfigato" non piace,sottende una cultura per cui chi "ce l'ha fatta" è meritevole e tutti gli altri no.
    E non mi piacciono le generalizzazioni,particolarmente in epoca di complessità da bisturi piuttosto che da accetta.
    Ma non mi piacciono nemmeno le lagne,il sangue pulsante e il romanzo del giovane povero con annesso campionario di disgrazie.
    Non è così che si risponde all'enfant doré,tantomeno vantando la non adesione a sindacati o movimenti di protesta.
    Come pensa di vincerla la guerra il giovane foggiano,con le lettere aperte ai giornali della sera?

    RispondiElimina
  2. tralasciando la parte chiagnazzara, trovo molto valido e lo condivido il paragrafo finale, dove dice:
    "Puntare il dito verso chi è rimasto indietro non è un comportamento da tenere in una società civile e democratica, è un comportamento da giungla".
    Chi sta al governo dovrebbe, anzi deve, indicare soluzioni ai problemi, non ridicolizzare cittadini, usando un linguaggio becero e volgare. Non dimostrano di essere meglio di quello là.

    RispondiElimina
  3. Guarda qui non c'è intellettuale al mondo che non dica e/o scriva che le forze democratiche o trovano una soluzione inedita (visto che quelle già conosciute di qua e di là dalla barricata,si sono rivelate fallimentari) o questi qui ce li teniamo a vita e oltre la vita. Niente di male, per carità, ma qualcosa di meglio,passata la buriana, di questo enorme "centro", il Paese se lo meriterebbe pure.
    E invece? Se non piangono, montano in cattedra.E se non montano in cattedra si dedicano a ricostruire il curriculum dei fortunati,raccomandati etcetc.
    Avessero un progetto politico o soltanto di vita serio,non avrebbero tanta voglia e tempo di rimestare la solita zuppa.
    Sai che ha detto Pierluigi Celli? Che Martone figlio è uno dei suoi migliori insegnanti (Luiss).Sarà pure uno stronzo e indubbiamente lo è ma pare uno stronzo alquanto preparato.
    Che dire?Che noi mi sa tanto che ci terremo il grande centro pure oltre la vita.

    RispondiElimina
  4. non è che Celli sia poi questo grand'uomo. Vedi lettera a suo figlio.
    A proposito del figlio, sarebbe interessante sapere se si è laureato, se è fuggito all'estero come incoraggiava suo papà o se è anche lui un brillante docente.
    Giusto per fare un po' di accademia, sai, in attesa di veder scorrere questi altri anni di nostra vita, in centro.

    RispondiElimina
  5. Non so, ma credo che Confindustria,proprietaria Luiss, non sia propensa a buttare via i suoi soldi per far giocare i Celli e i Martone.
    Quanto a quest'ultimo, lo si poteva sgominare semplicemente ponendo la domanda delle cento pistole:
    E allora, egregio Ministrino,cos'ha in programma questo Governo per ovviare il problema - da lei così brillantemente posto - della discrasia tra domanda e offerta di laureati?
    Speranze di non finire tutti in un Centro troppo centrale,ce ne sono.
    Tiriamo fuori un po' di dignità - old fashioned way,quella sì- e valorizziamo il concetto che questa modernizzazione, almeno sin qui, se sono accollata i soliti pagando di tasca e baciando rospi. Nella speranza che diventino principini ereditari.
    Io non mi rassegno,questa crisi ha liberato posti dalla parte della ragione.Ci vogliamo accomodare?

    RispondiElimina
  6. mi sa che ormai in un mondo di sfigati ce ne siano rimasti pochi in grado di fare le domande da cento pistole. E' morto pure D'Avanzo.
    Stasera il rampollo dorè era ospite della Gruber assieme a Zucconi ed una agguerrita fanciulla. Ha ovviamente ritrattato, correggendo il tiro e s'è messo a sostituire in tutto il discorso la parola sfigato con sfortunato. E altrettanto ovviamente si è lagnato di non essere stato contestualizzato.
    Ma al solito, come in tutti i talk, il tutto sfuma.

    RispondiElimina
  7. Si l'ho visto - e mi pare più un esponente dell'Italia dei Carini,tipo il fidanzato di Giulia Sofia, che altro -
    Mi piace la lezione - attenti a come parlate,i contesti non salvano più nessuno al cospetto delle maleparole - Certo stamane qualcuno si è preso il disturbo di tirare fuori l'interpretazione dei verbali di concorso che non dicono un beneamato (chè se l'avessero detto l'avvocato li avrebbe sepolti di ricorsi)in cui comunque una commissione non può smentire se stessa e la propria decisione di ammettere all'insegnamento il fidanzato di Giulia Sofia.la solita fuffa insomma.
    E comunque all'enfant dorè continuano ad essere risparmiate domande ben più imbarazzanti vista la materia "dolente" che il suo ministero si prepara ad affrontare.

    RispondiElimina