Nisida

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venerdì 6 gennaio 2012

'mparavise pe' scagne

Significa che c’è andata bene per caso, ‘na botta de culo, per dirla alla romana.
Il contadino nostro vicino a Soriano aveva piantato un immenso campo a radicchi, insalate varie, cavoli romaneschi e rape. Aveva cercato di vendere il raccolto ai fruttaroli della zona ma volevano dargli una cifra ridicola, per cui ha generosamente optato per la beneficenza e la cosa assume una certa rilevanza in quanto di solito è parecchio tirchio. 
Ha sparso la voce e chi voleva prendere un po’ di insalate poteva accomodarsi.
E così stamattina, essendo la Befana, si è presentato da noi con due grandi ceste contenenti tutto l’assortimento, che è stato ovviamente da noi gradito, visto che lui coltiva esclusivamente bio. Infatti, smontando il cavolo di Fibonacci (così lo chiamiamo a casa nostra il romanesco) ne sono fuorusciti diversi forbicioni. Ora bolle in pentola, rivaleggiando col camino in puzze e fetori vari.

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