Nisida

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martedì 29 novembre 2011

UN SALUTO

Questa mattina leggendo i titoli di giornale ho appreso della morte di Lucio Magri.
E leggendo della decisione di Magri di porre fine alla sua vita ricorrendo al suicidio assistito, in Svizzera, ho pensato a tutto quello che si sarebbe scatenato nelle ore successive, cosa regolarmente accaduta.
Magri, Castellina, Pintor, Rossanda e Caprara fanno ormai parte della storia, anche da vivi. Ci hanno fatto crescere, parlare di politica e comprendere la politica, quella con la maiuscola. 
Anche la decisione che ha preso ha diritto al nostro rispetto e sarebbe opportuno che calasse il silenzio.
E' per questo che mi sono indignata a leggere il coccodrillo di Simonetta Fiori su Repubblica, articolo in cui si respira un'atmosfera snob e fanè da radical chic. Un articolo che non doveva essere scritto o forse, meglio, una giornalista che non doveva essere inviata. Repubblica si sarebbe risparmiata una brutta figura.
Per ricordare la figura di Lucio Magri meglio leggere il ritratto che ne fa Nello Ajello, sempre su Repubblica.

10 commenti:

  1. Ma guarda che il "giro" quello è.Non è che uno abitava in centro e quegli altri in periferia.Che uno frequentava i pittori famosi e quegli altri Giggetto l'elettrauto. La descrizione è confacente.
    E francamente certe lezioni sulla situazione italiana impartite dall'attico di Parigi,alle volte mi sembrano un tantino moleste e fuordiluogo.
    Aspettiamo che la morte sublimi anche gli altri inquilini di magioni eccellenti?
    Credi a me, nel 1991 solo alcuni nobiluomini un po' fuori della storia e con scarsa considerazione di diritti civili negati, potevano inneggiare a mao tse tung.
    Quelli che tu chiami radical chic non sono mai impolverati ma sempre verdi e pronti a dirci cosa dobbiamo fare.
    Lo dico con affetto, da sostenitrice di quel giornale lì,oramai da anni.Rispettate Lucio e il suo malessere : non fate troppi pettegolezzi.

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  2. Lo disse anche Majakovskij: non spettegolate.
    Qua c'è rimasto ben poco da sublimnare, ormai. Ma impressiona la descrizione della cameriera che prepara il Martini, l'atmosfera macabra dell'attesa della telefonata e la sensazione di stare a scrutare dal buco della serratura qualcosa che non ci deve riguardare.
    Rispetto, appunto.

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  3. Lo disse anche Pavese.
    Alla faccia dell'originalità dei morituri.
    Lascia stare i Martini,le persone si giudicano da quel che fanno (o dicono) non dai bicchieri giusti, altrimenti stiamo freschi, non rimarrebbe più nessuno.
    (La Fiori ha scritto un libro intervista su Asor Rosa...anche lei dunque non spiava,presumibilmente beveva il Martini)
    (

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  4. oh ...dimenticavo, è morto Saverio Tutino e manco un brindisi nei bicchieri di carta

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  5. Mi cadono le palle a leggere quell'articolo orrendo... ma come si può? come si fa a scrivere queste idiozie
    E dov'è mai finito il rispetto? Il RIS-PET-TO
    quella cosa che dovrebbe incuterci la morte.
    Da qualisiasi direzione ci assalga, in qualsiasi modo ci porti via
    Sono incazzato per questo modo di trattare la morte di un uomo. Non mi interessano i gossipo i sentito dire, le chiacchiere
    Ma dov'è il giornalismo in tutto questo?
    Che pena! PER I VIVI dico, per queste miserie umane che si dicono giornalisti
    Ecco se c'è una volta che invoco un sacro silenzio è proprio in occasioni come queste
    Tacete se dovete scrivere cose da miserabili
    Tacete.

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  6. ...il che chiamerebbe in causa un discorso sull'informazione,tu dici silenzio, quell'altro invoca il rispetto ma nessuno ha il coraggio di dire che se questi articoli continuano ad essere scritti è perché semplicemente ai lettori...piacciono.
    Tanto per dirne una,per capire quale fosse realmente il contendere tra Pisapia e Boeri (non abito a Milano) ci ho messo tre giorni, sostanzialmente li ho impiegati a farmi largo tra la psicologia spicciola,la sindrome del perdente, quella del vincente, quella del pareggiante e quella del popolo sovrano che vuole unità.Parlo di serissime testate nazionali.Si può?

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  7. Ciao Jenè, certo che mi ricordo di te....
    Scopro che stiamo per essere sfrattati... che orrida sensazione, anche se non ci andavo quasi più nella mia casa-blog mi piaceva l'idea che rimanesse in eterno per i posteri, a testimonianza di quanto ci siamo divertiti e di tutti i ns scambi di livello assolutamente eccelso, e comunque ogni tanto le finestre le aprivo per cambiare l'aria.
    Va bene, quindi tu sei qui.
    Un abbraccio a presto!
    Ariachiara
    ^___^

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  8. in effetti anche io non ci ho capito una mazza sulla storia Pisapia vs/ Boeri. In tutta la fuffa che è stata sparsa a piene mani mancava la realtà: cosa è successo tra i due?
    Ora ci dicono che faranno pace (sennò piange Gesù?)

    Ciao Ariachiara, piacere di rileggerti :-)

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  9. Il contendere pare fosse l'Expo con qualche cedimento di troppo verso Formigoni, a detta di Boeri,mentre Pisapia imputava a Boeri un eccesso di decisionismo e scarsa collegialità nelle scelte.(Quali? Boh)
    Ora l'Expo è stato affidato ad un comitato allargato di santi navigatori e poeti e tutto è rientrato.
    Ci fa piacere la trasparenza delle liti ma se cercassero di sbrogliarsela senza l'intervento di tutto il paese,saremmo più contenti ancora.
    Qualche politico perbene ( ce ne sono ancora)in mezzo a tutta questa società civile tecnici e Mazzanti Vien dal Mare in movimento, non guasterebbe.

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