Nisida

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martedì 8 novembre 2011

HARD DISK SUBACQUEI E SPECULAZIONI

Sempre della serie disgrazie informatiche, dovendo comperare l'hard disk che mi ha lasciata, ho scoperto che sul mercato non ce ne sono più (e neanche su internet). Spariti.
La Thailandia s'è alluvionata e le principali fabbriche di hard disk come Western Digital e Seagate, ivi collocate, sono tutte sott'acqua.
E qui è partita la speculazione. I prezzi sono triplicati e i piccoli negozi di ricambi si tengono stretti quei pochi pezzi rimasti, in caso di necessità di riparazioni dei computer.
In pratica un HD da 500 Gb che ormai non lo voleva più nessuno, è arrivato a costare oltre i 150€.
Sono aumentate paurosamente anche le memorie esterne e così sto tirando fuori tutta la roba vecchia che tenevo sparsa per casa, tipo un lentissimo HD da 150 Gb.
Ci ho messo 3 ore e mezza per trasferire e mettere in salvo le mie foto. Mortacci sua.
Ora, le previsioni di rifornirsi di HD sembrano piuttosto remote. Si azzardano ipotesi che si vada oltre il primo trimestre del 2012, come si evince dall'articolo qui pubblicato.
Tutto questo però induce a riflettere sulla caducità della conservazione dei dati e di quanto si debba lavorare per metterli al sicuro.

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