Nisida

Nisida

martedì 25 gennaio 2011

DILLO CON PAROLE MIE

Prendendo a prestito il titolo del bel filmino di Daniele Luchetti, mi piace ripetere le parole dette da Eugenio Finardi nello stralcio dell'intervista di Michele Serra pubblicata su Venerdì di Repubblica.

Serra: Ma non hai mai la sensazione, tutto sommato sgradevole, che sulla breccia siete sempre più o meno gli stessi, famosi e invecchiati?

Finardi: Certo, il tempo sembra attorcigliato su se stesso. E poi la restaurazione non produce grande arte. Produce al massimo grandi architetture, mausolei, pura autocelebrazione. Tutto è immobile e il senso di mancanza di un vero ricambio generazionale è raggelante. Io vado dal cardiologo e comincio a sentire la fatica di girare l'Italia come un pazzo, per giunta girarla vedendola deperire, sbrecciarsi, andare in malora. Che vuoi che ti dica, aspettiamo. Siamo abbastanza vecchi per aver visto l'Italia imbruttita e incanaglita rispetto a come l'abbiamo conosciuta. Ma abbastanza giovani per aspettare che passino, questi anni. La storia è davvero fatta di corsi e ricorsi, faremo in tempo a veder ripartire il tempo.

Parole di speranza quelle di Finardi, chè un po' di sano ottimismo ci serve proprio in questi giorni bui.


7 commenti:

  1. Non sono d'accordo sulla restaurazione a parte nel passaggio dei mausolei, - aggiungerei anche i comò e i trumeau troppo funerei, se non è troppo frivolo -
    Restaurazione de che? Magari fosse.
    Questa è la caduta dell'impero romano senz'appello e senza altre culture emergenti a  - eventualmente -   sostituire ciò che muore.

    Qui ci mancano solo le sedute spiritiche e le sette misteriche e poi ce lo facciamo spiegare da Piero Angela quel che accade.

     Gl'inglesi si sono tolti dalle scatole la Thatcher e i pessimi esiti della sua stagione di governo, perchè hanno .deciso di cambiare.
    I labour hanno intercettato quella richiesta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L'Inghilterra non sembra nemmeno più la stessa.
    In soli quindici anni.
    I cambiamenti li fanno i popoli non i governi
    Qui se non decide la gente, possiamo pure dipingere d'oro Vendola, Bersani e Veltroni che pure una bella mossa se la dovrebbero dare. I sondaggi parlano chiaro.

    E non è nemmeno del tutto vero che i governi autoritari non sollecitino l'arte. Proprio nel film che tu citi - meno ..ino di quanto si possa credere - si sostiene che la "Thatcher ha scatenato la musica punk"
    Vuoi mettere?

    RispondiElimina
  2. sai che affare? A me non piace il punk come neanche il rap, nato anch'esso come movimento musicale di protesta.
    Condivido sul film di Luchetti, io ho apprezzato ma se ne parlò parecchio male, i critici laureati ne parlarono come un tradimento da parte di cotanto regista.

    RispondiElimina
  3. Cotanto regista si servì della sceneggiatura di Cotroneo, di belle location greche e dei negozi sottocasa (mia),  di musiche variabili  tra Mina e Mozart e della consulenza di Don Lurio
    Fece apposta a simulare il tema frivolo ed intimista ma solo gli sciocchi ci cascarono.
    E a noi de quelli....che ce frega?

    RispondiElimina
  4. Quanto mi fece ridere il ballo sul bus con Taratatà di Mina, veramente un gioiellino.
    Lo vidi a cinema, un cineforum organizzato da un ragazzo poco più che trentenne ma molto preparato. Durò due anni poi abortì miseramente (il cineforum).

    RispondiElimina
  5. Figuriamoci, qui chiudono le sale blasonate ( vedi il Metropolitan di Roma) non può chiudere l'iniziativa di un ragazzo...manco se abortiva davvero sarebbe stata una notizia.

    RispondiElimina
  6. qui c'è una strage di cinema. Sono diventati tutti supermercati, quasi tutti Carrefour. Che questa è un'altra cosa strana, al Vomero tra piccoli e grandi ce ne stanno 6 o 7 di Carrefour, tutti a poca distanza

    RispondiElimina
  7. Il Metropolitan è quello che sta all'inizio di via del Corso, un supermercato non potrebbe diventare ma nulla osta che ci mettano l'ennesimo negozio di scarpe da ginnastica o jeans.
    Era l'unico cinema di circuito normale che dava i film in versione originale, ci andavano i ragazzi perchè era facilmente raggiungibile.
    Ci ho visto Andrej Rublev e La terrazza. Ai tempi delle guerre puniche.

    RispondiElimina