
e fui contento, perché lo pensavo anch'io
Poi usarono i nostri soldi per le quote latte
e stetti zitto, perché tanto li avremmo sprecati
Poi chiusero le università ai non residenti
e non dissi niente, perché ero già laureato
Poi eliminarono trentadue treni per i pendolari
e mi sentii fortunato, perché abitavo in centro
Un giorno chiusero l'ospedale della mia città
ma non potevo protestare, ero già morto
(http://www.marcoesposito.eu/)
Una attuale parafrasi della poesia attribuita a Bertold Brecht, Berlino, 1932. Attribuita anche al pastore Martin Niemöller
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
“Perdete ogni speranza voi che entrate” (Targa da affiggere ai varchi di frontiera)
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