Nisida

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venerdì 5 marzo 2010

NON RISPONDIAMO DELLE NOSTRE AZIONI.....

.....e noi ci crediamo sulla parola, basta vedere quello che combinano.

A quanto pare sono arrivati tardi pure alla consegna del ricorso al TAR contro la sentenza della Corte di Appello che esclude il listino Formigoni, attuale governatore, dalla competizione elettorale. Gli è toccato bussare il campanello per farsi riaprire. Le 13, orario di chiusura del TAR, erano passate e i cancelli erano chiusi.
Ma allora ditelo che non volevate che Formigoni venisse votato. Perchè una volta può capitare, due ci può anche stare, ma per quanto accaduto tra Roma e Milano no, vuol dire che le cose stanno in ben altra maniera.
In pratica, Polverini e Formigoni finiranno per essere trombati dalla loro stessa parte (e poi dicono che ci piace vincere facile).
Qui di seguito alcune sobrie dichiarazioni, riepilogate dal Blog Piovono rane, che meritano di essere ricordate:

«Non voglio neppure immaginare che cosa accadrebbe se le liste cancellate non venissero riammesse. Milioni di elettori si sentiranno privati del diritto di votare. E tra questi milioni qualche migliaio certamente reagirà. Non certo con comunicati di protesta. Bensì con azioni più decise: scontri di piazza, aggressioni ai candidati dell’opposizione, assalti ai seggi elettorali».
Giampaolo Pansa, Libero

«Rapina in corso. Se si vuole evitare il caos nelle istituzioni come nelle strade, sarà meglio affrettarsi a individuare una via d’uscita».
Maurizio Belpietro, Libero

«Non accetteremo una sentenza che impedisce ai nostri elettori di votarci. Siamo pronti a tutto. Non rispondiamo delle nostre azioni».
Ignazio La Russa, ministro della Difesa

«Se punite gli elettori si va in piazza».
Titolo a tutta pagina del Giornale.

«Vogliono la prova di forza? Gliela daremo in piazza».
Renata Polverini

«Se cado, viene giù con me il Pirellone».
Roberto Formigoni.

«Di certo non resteremo a guardare».
Attribuita a Silvio Berlusconi dal Giornale

«Bisogna intervenire subito».
Umberto Bossi, sempre sul Giornale


Sempre della serie "Ridiamo", sul sito Club della libertà, è stato fatto un sondaggio che è risultato difforme da quanto si aspettavano i proponenti. In pratica alla domanda
Esclusione PDL dalle liste regionali. E' giusto?
I votanti hanno risposto in massa (90,2%): Si, le regole sono regole
contro un 9,8% : No, i cittadini hanno il diritto di poter eleggere i loro candidati.
Ad un certo momento si sono accorti del disguido ed hanno bloccato il sondaggio  che, alla successiva riapertura, ha capovolto letteralmente il risultato.
Ovviamente avevano fatto i conti senza il popolo del web, che ha monitorato di ora in ora, tramite screenshot, le loro malefatte.
Qui su Metilparaben tutta la cronistoria.

1 commento:

  1. se punite gli elettori si va in piazza...
    ecco, e come al solito siamo noi che ci ritroviamo a dover fare i sit-in e a farci il sangue amaro....
    questo mi sembra il mio ex marito che mi diceva:guarda che se non togli quelle ragnatele dal muro lo faccio io...con aria minacciosa...

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