Nisida

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giovedì 14 gennaio 2010

IL SAMURCHIO C'E' (e vive a Torino)

Qualche volta in questo blog, al tempo dei capitoni, si parlava anche di cibarie scomparse e una di queste era appunto il samurchio.
Era un insaccato con budello di bue, contenente sangue, pezzi di polmone e molte spezie, onde rendere commestibile il tutto.
Veniva bollito per strada in grandi calderoni in alcune zone della provincia di Napoli: Casandrino e Sant'Antimo.
Io l'ho conosciuto perchè la suocera ne era ghiotta, ma non ho mai avuto il coraggio di assaggiarlo.
Già all'epoca l'igiene era quello che era, poi mettici pure il sangue, che è un terreno di coltura ideale e ci si chiede come siano sopravvissute intere generazioni di casandrinesi.

Il samurchio aveva più o meno questo aspetto:


fa un pò senso, vero?
Ulteriori informazioni si possono trovare qui.

Ho ricordato uno degli antichi sapori perchè ho letto sul blog di mammazan (che ringrazio per la cortesia) di un salume analogo, la mustardela, di cui ignoravo l'esistenza.



E qui ci sono gli ingredienti.



Mai avrei pensato di ritrovare nel profondo nord un piatto che le generazioni successive avevano tanto irriso.
Perchè noialtri si prendeva allegramente in giro la suocera quando l'accompagnavamo in giro per la provincia a procurarsi il samurchio, con tanto di pentola al seguito.
Bisogna precisare che allora il sangue del maiale era molto usato, sia cotto a pezzi con la cipolla dopo che si era rappreso, sia per preparazioni dolci.
Il più famoso era il sanguinaccio, che si preparava in occasione del carnevale e veniva servito con savoiardi e chiacchiere.
Il sanguinaccio era una crema di cioccolato cui venivano aggiunti pezzetti di canditi e gocce di cacao fondente, mescolato (non ricordo le proporzioni) con il sangue di maiale che il macellaio forniva dentro una bottiglia.
Ovviamente il moderno sanguinaccio del sangue suino non ha memoria, ed è vietato anche ai macellai di venderlo.

7 commenti:

  1. pensa che anticorpi che avevano, Jenè!

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  2. Anche i francesi hanno qualcosa di analogo, si chiama Andouillette ed è una salsiccia fatta con interiora di maiale e spezie, poi c'è anche  il Boudin  originario delle Ardenne, altra salsiccia fatta con sangue di maiale che ha lo stesso colore delle tue foto. Non sono male...( entrambe)

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  3. Qui, ma anche in altre parti d'Europa, il sangue di maiale si continua a vendere tranquillamente. Mi chiedo come mai sia proibito in Italia.

    p.s. io personalmente mai mangiato e cercheró di continuare cosi :D

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  4. Qui le interiora sono diventati roba da esportazione, per avere del rognone lo devi ordinare. Si pensa che la bistecca sia più sana.
    Però Gatto, una prova si può sempre fare, no?

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  5. una volta c'era anche un'altra salsiccia, che si consumava cotta nella minestra maritata, fatta con interiora varie. Era immangiabile, dura, c'erano anche le cartilagini. Si chiamava annoglia.

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  6. Tardi ma ci sono arrivata a vedee il tuo post in cui fai riferimento al mio post
    La mustardela o Samurchio qui dove abito  come ho detto è una prelibatezza .
    L'aspetto esteriore di quello che mi hanno regalato è diverso dalla foto che alleghi tu e devo dire che ha anche un profumo un pò forte....
    Mi sono meravigliata che mia figlia che in vita sua non ha mai voluto assaggiare ne fegato nè altre frattaglie l'ha mangiato e l'ha trovato anche buono...
    Se me lo regalamo di nuovo...sarà molto apprezzato
    Baci e scusa ancora il ritardo
    Grazia

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