
Chi? Ma l'ingegnere, chi sennò?
Tutto è iniziato perchè io ho cambiato la tastiera. Le lettere non si vedevano più, pigiavo a caso.
Mio figlio ha pensato bene di utilizzarla, ma prima ha deciso di lavarla e sterilizzarla, staccando i tasti uno per uno e mettendoli a mollo in una bacinella. Lo scheletro della tastiera è stato poi appositamente trattato con la pennellessa. E questa mattina, al risveglio, la D.M. ha creduto che io stessi preparando le melanzane a funghetti.
Ma il bello è ancora da venire. Sia io che la D.M. ci chiedevamo quanto ci avrebbe messo a risistemare i tasti al loro posto e al ritorno a casa c'erano sul tavolo due tastiere, la mia e la smontata, più tutti i tasti di contorno.
L'ing stava usando la mia come guida, come si fa col coperchio di un puzzle e con aria assorta stava cristonando a tutto andare perchè a suo dire c'erano dei doppioni.
E pensare che, nella mia paranoia, mai mi sarebbe venuto in mente di fare questo. Al massimo in ufficio passavo sui tasti il fazzolettino di Citrosil.
Se continua così, va a disinfettare pure la pagina di Facebook.
Aiutatemi!!!!
Ahah, però c'è un nonsochè di artistico in tutto ciò: questa performance ci starebbe bene in un museo di arte moderna :-)
RispondiEliminacaspita, Beppe..... se mi leggono Bassolino e Cycelin ci ritroviamo al MADRE
RispondiElimina:-D
ciao claudia, mica sono scomparsa.. ti leggo più o meno sempre.
RispondiEliminaCome per le penne di cui sotto copioincollo qualcosa dal tuo blog o ti linko.
E' stupefacente questa tastiera sciarmata, ma poi il pargolo, l'ha rimessa a posto?
stammi bene
lucrezia