Nisida

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sabato 14 marzo 2009

IL LAVORO (secondo Sacconi)

I giovani, ha sostenuto il ministro Sacconi, dovrebbero accettare anche «lavori semplici, umili, non desiderati, manuali, magari non corrispondenti al titolo di studio». «C'è una disposizione che è un po' una norma manifesto - ha detto il ministro riferendosi alle decisioni prese nel Consiglio dei ministri - ma pensiamo possa essere utile in questa stagione. Vogliamo rendere quanto più note le opportunità di lavoro, vorremmo che tutti i centri dell'impiego e le agenzie dell'impiego rendano note, con cadenza settimanale, le opportunità di lavoro, per stimolare anche nei più giovani comportamenti responsabili. In questa stagione è bene accettare, non dico qualsiasi lavoro, ma anche lavori non coerenti con gli studi fatti».

Secondo le stime, sarebbero liberi migliaia di posti di lavoro nella campagne campane e pugliesi per la raccolta dei pomodori. Posti resisi vacanti a seguito del forzato rientro dei clandestini ai loro paesi di origine o trattenuti nella Guantanamo di Lampedusa, fortemente voluta dal ministro Maroni.
Orsù, baldi giovani neolaureati in lettere, scienze della comunicazione, scienze politiche e giurisprudenza, jate a zappà (lo ha detto il ministro Sacconi, eh?)


2 commenti:

  1. Forse Sacconi non è al corrente che a Napoli, alcuni laureati, gìà da anni, lavorano come netturbini...

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  2. Io ho sempre fatto lavori che non "c'azzeccavano" nulla col titolo di studio e le specializzazioni... Ma zappare la terra... E' davvero una buona idea! :)

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