Nisida

Nisida

domenica 30 novembre 2008

FELICITA' E' .....

Un sacchetto di caldarroste bollenti


6 commenti:

  1. E vuoi metterci un bel bicchierino di rosso vicino eh? ;)

    Comunque chissà perchè, anche a me le caldarroste mi trasmettono un senso di serenità che penso - solo un'iniezione di moneta sonante sul c/c saprebbe darmi :P

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  2. le castagne che cuociono sulla fiamma del camino che scoppietta, una sedia a dondolo e un plaid. Qualcuno getta tra le fiamme le bucce di mandarino e l'odore si diffonde nella stanza. Fuori fa freddo e piove, ma noi stiamo al calduccio e stiamo bene.
    Questo evoca la caldarrosta.

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  3. A me evoca l'infanzia... Quando alle elementari facevo il doppio turno ed uscivo il pomeriggio, era già buio, le luci di Natale illuminavano le vetrine, l'asfalto bagnato, riluccicava. A casa entrando, sentivo il calduccio ed i profumi: mandarino e castagne al forno, oppure il "gattò" di patate... Happy Days in televisione, nel Tv a colori appena comprato che mio padre deve aver pagato con un anno di lavoro... :)

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  4. quando ero ragazza le caldarroste si potevano ancora comprare per strada. Ora ci vuole un mutuo. Ricordo che me le ficcavo nelle tasche del capporto e mi scaldavano le mani.
    Il gattò rimane un must. Anche mio figlio quando ne sente l'odore sente odore di casa. Spesso lo preparo la domenica per farglielo portare via.

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  5. Quanta poesia, condivido tutto quanto evocato dai tuoi commentatori: il camino scoppiettante, l'odore di castagne, il vino rosso di accompagnamento, il freddo e la pioggia fuori della finestra.
    Peccato poi quegli strizzoni di pancia tipici dell'indigestione di caldarroste.

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  6. ecco, nel panorama complessivo mancava lo squaraus, ora il quadro è completo
    :-D

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