Nisida

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venerdì 11 aprile 2008

ERAN DUECENTO, ERAN GIOVANI E FORTI ... O NO?

L'altro ieri sera, il 9 aprile, in contemporanea in 3 piazze del centro città, c'erano le manifestazioni di chiusura della campagna elettorale a Napoli.
A piazza Plebiscito c'era Veltroni, a piazza Dante Bertinotti e al Ponte di Tappia Storace.
Ora, per chi non conosce Napoli, il Ponte di Tappia, un tempo punto di riferimento dei fascisti, è una specie di crocevia fra tre strade, di cui una è via Toledo, una piazzetta dove di solito stazionano bancarelle con prodotti artigianali.
Storace, tra bandiere di fiamme afflosciate, era in piedi su una pedana con un leggio, piu' o meno come la cassetta della frutta ad Hyde Park Corner, e da lì arringava il popolo di destra. Popolo che all'inizio era piuttosto scarsino e, considerate le dimensioni della piazza, lo si notava ancora di piu'.
Dopo una mezz'ora, aumentato considerevolmente, ha raggiunto la ragguardevole cifra di circa duecento tra sostenitori e passanti (il popolo straordinario che ha riempito le piazze, secondo Storace).
Tenere presente che proprio lì c'è l'ingresso della Libreria Feltrinelli.
A fine comizio, una ventina di mani sono scattate nel saluto romano. Che tristezza il vecchio che non passa.
Mai sarebbe accaduto che la Questura autorizzasse tre manifestazioni a così poca distanza l'una dall'altra. Al Plebiscito i "comunisti" di Veltroni, a 200 metri i fasci storaciani e piu' su, a piazza Dante, la Sinistra Arcobaleno. Ma è evidente ormai che la Destra della Santanchè non fa paura proprio a nessuno.

E pensare che sul blog di Storace parlano di grande successo. A Francè, ma vi siete contati?

2 commenti:

  1. Avranno preso lezioni dal nano amico loro.

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  2. già fanno la moltiplicazione dei pani e dei pesci... se si mettono anche a camminare sull'acqua siamo rovinati ;-)

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