Nisida

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domenica 18 novembre 2007

PICCOLA SILA, GRANDE FREDDO

Nell'ultimo week end passato a casa di ritorno da Roma, mio figlio mi ha parlato di un suo collega di San Giovanni in Fiore, un paese della Sila.
Ci andammo un'estate quando facevamo campeggio, provenienti da Crotone. Era un paese abbastanza grande, piuttosto isolato, con le vecchine vestite di nero che ricamavano sedute fuori dalle porte e gli asini che salivano per le strade in pietra portando grossi carichi.
Ci fermammo in un camping a Lorica, sul lago Arvo, nella piccola Sila e poichè eravamo giovani e stupidi, pensavamo che ci bastasse la tenda e il plaid, anche perchè di giorno il sole scottava.
Inutile dire che ci cioncammo di freddo, la notte la temperatura calò a picco e malgrado avessimo indossato tutti gli indumenti a disposizione (tripli calzini, doppio pigiama con due maglioni), passammo una notte chiara chiara con un principio di assideramento.
Al mattino trovammo l'anguria, che avevamo lasciato su un tavolino, congelata, c'erano tutti cristalli. Erano le otto del mattino e stavamo ancora battendo i denti, quando vedemmo la francese, che era in tenda vicina a noi,  fare il bagno in bikini nel lago. Alle otto del mattino e con temperatura ancora polare!!!!!
Ci prese lo sconforto. ci rivestimmo in maniera civile e prendemmo una fuga verso il mare, luogo a noi piu' consono.
Da allora la montagna solo d'inverno, con moon boot e piumino e cioccolata bollente al rifugio.
Però erano belli i pini loricati che si affacciavano sul lago e la chiesetta di legno del Villaggio Mancuso, tutta sbilenca, appoggiata al campanile di assi di legno.

Queste foto hanno per noi puro valore affettivo.
Sono vecchie diapositive scansionate, alcune irrimediabilmente danneggiate dal tempo. Anche i luoghi raffigurati non sono piu' gli stessi e forse non li riconosceremmo neanche.
Come quando tornammo dopo molti anni a Palinuro, alla foce del Mingardo e, invece del fiume, ci trovammo un bel numero di villette.
Che non accada mai che il fiume decida di rientrare nel suo letto.

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6 commenti:

  1. Jenè il Mingardo è stato di fatto troncato a monte

    io ci andavo quando c'era il villaggio "francese" del club mediterrane

    ci sono tornato qualche anno fa e sapessi cosa si sono firati di fare a Centola
    un villaggio enorme su un costone argilloso

    li basta un poco di pioggia in più ed arriva tutto all'arco naturale

    ps
    che belle le foto che virano al rosso
    vero vintage

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  2. la Sila è bellissima.
    è rimasta così com'era quando l'hai vista tu.
    ci sono paesaggi che sembrano appartenere ad un'altra terra.
    sì,insomma non sembra la calabria dal mare azzurro e limpido.
    Lorica poi è ancora più bella...e se vai a Botte Donato resti incantata.
    nello scorso we lì c'erano solo -10°.
    la mia terra è bella anche per questo...si passa dal mare,alla pianura,alle valli fino a monti così alti.
    una striscia di terra che offre molto..
    il progresso e il cemento in alcune zone non è arrivato e questo è solo un bene.

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  3. La sila mantiene un fascino inalterato nel tempo. I luoghi, non contaminati dalla " civiltà", la rendono unica e indimenticabile.
    nica

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  4. La sila? un piccolo paradiso che pochi conoscono
    nica
    http://ildireeilfare.blogspot.com/

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  5. La Sila è carina, ma se uno va in Calabria è per il mare, diciamolo. In questa stagione poi la nostalgia per la costa Bruzia diventa quasi insostenibile. Come dice uno dei miei blogger preferiti, "all'approssimarsi dell'inverno, le specie intelligenti del pianeta vanno in letargo o migrano al sud. Homo Sapiens invece ha inventato il cappotto".

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  6. jené, sul mio blog stiamo prendendo i nomi per il terzo happening! fammi sapere!

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