Nisida

Nisida

giovedì 9 novembre 2006

BARICCATE


Per la gioia di mianonnaincarriola, alcuni florilegi colti qua e là nelle opere di Alessandro Baricco.

Siamo solo la curva di un fiume, che viene da lontano e non si fermerà dopo di noi.

Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.

La sera, come tutte le sere, venne la sera.
Non c'è niente da fare: quella è una cosa che non guarda in faccia a nessuno.
Succede e basta. Non importa che razza di giorno arriva a spegnere.
Magari era stato un giorno eccezionale, ma non cambia nulla. Arriva e lo spegne. Amen.
Così anche quella sera, come tutte le sere, venne sera.

57 commenti:

  1. chiaramente queste poche righe hanno una funzione terapeutica ...Baricco preso in piccole dosi è un potentissimo ed efficacissimo specifico contro la più resistente stitichezza ...
    insomma fa cagare ...

    ma non vanno superate queste quantità ... leggere un libro intero, fai conto Oceano mare (vorrei capire cosa cavolo significa un titolo simile?)...si è colti da una cacarella irrefrenabile

    RispondiElimina
  2. ecco perché vogliono vietare i graffiti... :-)))
    Carolina

    RispondiElimina
  3. rafè, a te fa cagare a me invece fa vomitare... cumm'e stu fatt?

    RispondiElimina
  4. La mia rimozione di tutto ciò che riguarda Baricco arriva al punto da non ricordare il titolo dell'unico suo romanzo che ho tentato di leggere!

    Tre sere sono andato a sentire un concerto dell'Accademia Stefano Tempia, istituzione torinese con la quale ho legami "di famiglia", e uno dei brani si intitolava "Castelli di Rabbia" - un omaggio a Baricco da parte di un giovane autore che preferisco non nominare. Venti minuti di vacuità musicale "novecentesca", scialba parodia di Berg o Berio e degno contraltare della vacuità letteraria di Baricco.

    RispondiElimina
  5. i libri di baricco devono essere dotati di avvertenze sanitarie come quelle apposte sui pacchetti di sigarette ...
    nuoce gravemente alla salute et cetera ...

    ribadisco l'unica utilitas che ho trovato nell'unico libro di baricco (l'iliade )entrato nella mia casa (regalato da una persona che mi conosce poco) è quello di scamazza mosche

    Vulcà dipende dalla reattività individuale ... ad altre persone fa venire sonno , ad altre ancora stimola la violenza verbale ...jastemmene comme i turchi

    RispondiElimina
  6. Ed invece a me Baricco piace moltissimo, come la mettiamo? : )

    RispondiElimina
  7. Aggiungo anche "che cosa stiamo aspettando? - Silenzio - Che sia troppo tardi, madame"...
    Bariccata o meno, un po' c'azzecca...

    RispondiElimina
  8. mah.... non so che dire... a me Baricco piace, non ho mai letto un suo romanzo intero... ma piace.... scrive bene come tutti gli autori letti ed apprezzati da migliaia di persone.
    Visto che intervengo per la prima volta qui vorrei anche dire che mi è piaciuta a suo tempo "va' dove ti porta il cuore" dell'altra scrittrice piemontese S. Tamaro, quel romanzo l'ho letto per intero, ricordo che l'avete crocefissa da un po'.

    Vi rammento anche la difficoltà di scrivere una storia nuova, di cercare un linguaggio appropriato, di essere coerenti, di tenere il vostro futuro lettore che spende i soldi per sognare per almeno duecento pagine, non solo per un piccolo racconto, poi trovare qualcuno che te la pubblica senza dissanguarti od imbrogliarti....insomma conta anche questo per me.

    una buona giornata a vossìa chiunque sia.

    RispondiElimina
  9. gatto, qualcuno statisticamente li doveva pur comprare i libri. C'è gente a cui piace persino Bruno Vespa. C'amma fà....
    :-)

    Ariachiara, forse è già troppo tardi?

    RispondiElimina
  10. micillo, anche ai tossici piace l'eroina... poi un bel giorno (alcuni) si guardano nello specchio e capiscono che l'eroina è merda, fa male e brucia i neuroni... si vogliono disintossicare e gli danno il metadone!!!
    non ti preoccupare se ti piace baricco, un giorno potrebbe piacerti perfino la tamaro!!

    RispondiElimina
  11. anonimo, le cose che dici sono giuste, ma non valgono certo per la Tamaro e tantomeno per Baricco.
    Ma ci pensi quanti bravi scrittori, magari con storie valide, vengono rifiutati dagli editori? E qualcuno che ha i soldi si pubblica i libri e se li paga e magari se li compra pure per farne dono agli amici. Ne conosco di persone così. Un po' di vanità non guasta.
    E l'idea che la Tamaro abbia fatto fatica a farsi pubblicare non modifica comunque il mio modo di pensare. Non mi piace, è un genere di letteratura che non apprezzo e non è certo il numero di persone che la legge che contribuisca a farmi cambiare idea.
    Anche Manzoni mi stava sulle palle al liceo, eppure ha venduto tantissimo.
    :-DDDD

    RispondiElimina
  12. gatto.... nessuno è perfetto...
    (b. wilder- a qualcuno piace caldo )

    ps
    per anonimo ... sulle vicissitidini di un "autore" di un libro potrei scrivere un libro ma per fortuna ho trovato uno piccolo che ha creduto in quello che ho scritto e senza pagare un centesimo ho pubblicato e pubblicherò il n. 2 ...
    se poi venderà o meno non dipende dalla qualità ...sono altri i fattori che determinano il best seller !

    RispondiElimina
  13. Baricco ha una scuola di scrittura a Torino, anche online, in parte gratis, in parte a pagamento, S. Tamaro non mi piace in generale, ma " va' dove ti porta il cuore è un bel romanzo" non sparerei sul mucchio, i critici sono importanti, anche il successo di pubblico lo è, ma non si deve anche tener conto del lavoro in sè, dello sforzo, della propria visione del mondo rapportato all'altro.
    Prova a prendere 'va dove ti porta il cuore, scrivi tu dieci pagine più o meno con lo stesso canovaccio, tipo una nonna che racconta, poi rileggi la Tamaro e sentirai tutta la bravura dell'autrice.
    Non voglio convincere nessuno sia chiaro, l'utilità della discussione viene sempre col tempo.... spero..... per qualcuno può anche darsi non arrivi mai.

    bacio le mani a vossìa ed ora torno alle cose mia.

    RispondiElimina
  14. Vi confesso che da adolescente ho fatto un corso di scrittura creativa sotto forma di vacanza studio. Ero piccola ed avevo una legittimazione a fare 10 giorni di mare in settembre (perdonatemi!!!).
    Sentii dire una marea di baggianate dai miei -chiamiamoli così- insegnanti.
    Questo pseudo-talentuoso scrittore de noaltri che svolgeva il ruolo di insegnante consigliò a noi fanciulline di non iscriverci all'università ma di andare alla scuola Holden di Torino (quella di Baricco, per intenderci).
    Eh beh.

    RispondiElimina
  15. anni fa ...abitavo a Torino e tanto per curiosità mi feci un giro alla Holden

    già uno che si appropria di un mito della mia gioventù mi fa girare a priori ...
    ma poichè per principio non do "pregiudizi" ci sono stato...
    e non ci sono tornato la terza volta ...

    pretendere di insegnare a scrivere con lo stesso metodo dei manuali di istruzione di Windows me pare na strunzata

    credo che per saper scrivere c'è una sola regola ...leggere leggere leggere ma non le cagate della Holden
    ma iniziare da Omero e poi proseguire avanti nel tempo

    RispondiElimina
  16. io non credo che si possa fare quel che dici, anonimo. Non sono una scrittrice e prima di aprire un blog scrivevo solo relazioni tecniche e cartacce che nessuno leggeva. E' logico che se la Tamaro avesse dovuto scrivere quel che scrivevo io avrebbe toppato alla grande. Che uno scriva bene, con le consecutio temporum e i congiuntivi al posto giusto va da sè. Pensa che le case editrici hanno al loro soldo persone che questo fanno, correggono gli strafalcioni degli aspiranti scrittori. Con questo, bada bene, non sto dicendo che sia il caso di Baricco e Tamaro, ma di qualcuno sarà il caso di certo, visto che i revisori vengono pagati.

    RispondiElimina
  17. Perchè Baricco se lo senti parlare in Tv ti affascina e pensi che sia LO SCRITTORE definitivo, se lo leggi ti appisoli e ti senti un idiota, perchè non capisci dove cavolo vuole andare a parare, a parte dimostrarti proprio che sei un idiota e lui un essere superiore?

    RispondiElimina
  18. Beh, prima di partecipare ad alcuni forum e aprire un blog io scrivevo solo programmi, relazioni tecniche, manuali utente... e pessimi racconti di fantascienza in uno stile vagamente simile a quello di Arthur C. Clarke. Nel mio caso è più probabile che il mondo abbia perso un fotografo piuttosto che uno scrittore :-)))

    Mia sorella ha lavorato per qualche tempo per una piccola rivista letteraria come revisore. Gli strafalcioni di chi pensa di scrivere in maniera "creativa" talvolta sono ad un livello da scuola elementare.

    P.S. A me Manzoni al liceo era piaciuto moltissimo...

    RispondiElimina
  19. io per anni ho scritto manuali per la formazione dei dipendenti inps ...ho spaziato dalle covenzioni internazionali, all'uso del pc ...passando per l'amianto e per gli ammortizzatori sociali ...poi ho scritto le analisi per i programmatori e qui ho capito come è fatto un computer ...devi dire tutto anche le cose più scontate ...
    ma inventare storie ...è stata la mia passione da sempre ....

    RispondiElimina
  20. Siete proprio sicuri di essere totalmente onesti nei vostri giudizi: intendo "totalmente senza pregiudizi" ?
    Se la risposta è "si",

    RispondiElimina
  21. ......il resto m'è rimasto nella tastiera, ma fa niente: tanto era 'na strunzata

    RispondiElimina
  22. contevico, se per pregiudizi intendiamo che mi stanno sulle palle entrambi, si, ho gravissimi pregiudizi.
    (strunzata pe' strunzata, vabbè?)

    RispondiElimina
  23. Scrivere manuali per spiegare come funziona del software che magari hai scritto tu abitua a non dare per scontato nulla, ma rimane la difficoltà di "pensare al livello dell'utente finale". Oggi ho dovuto risolvere il problema di un signore che era riuscito a mettere una password di nove caratteri in un campo di una videata che ne accetta solo otto... E lui ha risposto "ah, ecco perché il cursore andava sotto e diventava rosso"...

    RispondiElimina
  24. Scrivere manuali per spiegare come funziona del software che magari hai scritto tu abitua a non dare per scontato nulla, ma rimane la difficoltà di "pensare al livello dell'utente finale". Oggi ho dovuto risolvere il problema di un signore che era riuscito a mettere una password di nove caratteri in un campo di una videata che ne accetta solo otto... E lui ha risposto "ah, ecco perché il cursore andava sotto e diventava rosso"...

    RispondiElimina
  25. vale sempre quello che diceva Robert Heinlein:
    non provare mai a spiegare il computer a un profano. E' piu' facile spiegare il sesso a una vergine!

    RispondiElimina
  26. Eh...io non ho mai letto un libro di Baricco (mi ritengo fortunata, visti i vostri commenti)...ma lo ricordo in una trasmissione televisiva notturna di tanti anni fa. Devo dire che era bravissimo come narratore e critico letterario...invogliava alla lettura, diffondeva il "desiderio" di cultura, impresa assai ardua oggi...parola di insegnante!!!

    RispondiElimina
  27. ma sulle "forzature dell'end user" potrei scriverne 1001 ...;-)

    RispondiElimina
  28. il meglio di tutti era quello che dopo che il computer gli aveva dato certi risultati ...rifaceva i conti a mano per controllare se il computer si fosse sbaliato

    RispondiElimina
  29. ua'... uguale uguale !!!!
    Solo che il mio li rifaceva con la calcolatrice.
    ahahahahhah

    RispondiElimina
  30. Ho letto solo "Novecento". Non mi ha certo esaltata,infatti non sono corsa comprare un'altra opera dello stesso autore. Ma a voi, invece fa proprio schifo! Mah!

    RispondiElimina
  31. Novecento era l'unico decente. Ne hanno tratto anche un film e uno spettacolo teatrale. Dagli altri se ne son guardati bene.
    Io credo che lo choc nel mio caso sia dovuto a Castelli di rabbia. Nun me facìte parlà....

    RispondiElimina
  32. Anche il mio capo si rifà i conti dei miei fogli di calcolo Excel con la calcolatrice :) Alle volte però c'ha ragggione lui... Excel non sbaglia... Ma se gli indichi aree da sommare sbagliate... (fischietto indifferente...).

    RispondiElimina
  33. Io ho trovato i suoi primi tre libri bellissimi "Castelli di rabbia", "Oceano mare" e "Seta". Ha un modo di descrivere le situazioni che adoro. Nei libri successivi si è un bel pò perso oggettivamente, ricalcando cose passate e già scritte. Le raccolte dei suoi articoli "Barnum" sono molto belle

    RispondiElimina
  34. Parola di vecchio programmatore: ne ammazza più Excel che l'afta epizootica :-)))

    RispondiElimina
  35. access è un vero Cess ...
    che belli i data base gerarchici di una volta sapevi sempre dove andare a parare ...

    RispondiElimina
  36. te lo ricordi il DB4 ? Un vero gioiellino. Ci facevo di tutto.

    RispondiElimina
  37. ma l'afta epizootica ha ucciso qualcuno recentemente?
    Che facciamo adesso, diamo la colpa a Bill Gates che baricco ha scritto libri che sono piaciuti ad un bel po di gente tranne alla maggioranza dei commentatori di questo blog.

    Sorrido

    RispondiElimina
  38. Ops, ora sorrido meno perchè mi sono accorto che non ero sloggato, bon con questo ristabilisco.

    RispondiElimina
  39. beh... un lettore corsaro che legge Baricco ci mancava qui.
    :-D

    RispondiElimina
  40. che baricco sia piaciuto a molte persone non è sintomo di qualità ...ad esempio anche le barzellette di Totti sono andate in testa alla classifica ...
    ma la mia idiosincrasia baricchiana non è dovuta ad un atteggiamento da snob ma si basa su dati di fatto inoppugnabili
    a titolo esemplificativo ecco una lettera inviata alla sodale di baricco la blogger lipperini ....

    Lettera aperta di Omero
    Gen. mo signor Baricco,

    con la presente, quale unico titolare dei diritti editoriali (con buona pace della questione omerica), la diffido ad utilizzare per il suo prossimo libro l'Odissea. E' ben vero che nelle interviste che ha rilasciato ha detto che l'Odissea non le piace tranne il finale (sarei curioso di sapere quale parte del finale ), ma conosco bene le abitudini dei moderni : oggi dite una cosa ed il giorno dopo vi smentite ( e gli esempi in materia sono molteplici anche molto in alto).
    Ho già dovuto sopportare gli americani che hanno usato l'Iliade trasformandola in quel polpettone di Troy dove il duello tra Achille e Ettore è solo un banale incontro di wrestling . Son passato sopra al plagio di quel toscano medievale e all'uso improprio che ha fatto l' ubriacone irlandese battezzando i suoi blateramenti Ulisse.
    Il suo suntino credevo fosse una sorta di bignami contemporaneo in modo che il popolo incolto potesse conoscere la mia opera .
    Ma ora mi dicono che pretende che la sua opera abbia dignità autonoma, ma scherziamo!
    Avrà venduto anche molte copie, ma al mio confronto è lontano anni luce. Le rammento che sono da 3000 anni sul mercato per cui, caro ragazzo, si dia una calmata e, come dicono i miei amici ionici, "misurati la palla" .
    E ribadisco con fermezza giù le mani dall'Odissea
    la saluto
    Omero

    RispondiElimina
  41. molto divertente questo articolo, dove Baricco rivendica una vera stroncatura da parte di Citati e Ferroni (che un po' lo sfottono)

    http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/spettacoli_e_cultura/baricco/baricco/baricco.html

    RispondiElimina
  42. questo articolo lo conosco bene ed ha dato la stura ad un post sul blog della Lipperini dove mi son divertito a mappociare il suo sodale .....

    RispondiElimina
  43. ehi, ho tradotto un manuale di AcCess :-))) (2002). non mi ricordo una cippa adesso, tranne il database della "polizia di Belsito" e quello dell'azienda di lavori di carpenteria e varie "Casafix"... era raffinato però, a livello di chi lo conosceva bene, al di là del tipo di mentalità e di esempi che venivano portati...
    C.

    RispondiElimina
  44. a giudicare dagli ultimi manuali ora si affidano a Babelfish
    :-DDDDD

    RispondiElimina
  45. a giudicare dagli ultimi manuali ora si affidano a Babelfish
    :-DDDDD

    RispondiElimina
  46. sì ma perché c'è una mentalità del piffero. tutti i programmini siccome sono informatici... "nobilitano"... quando in realtà ci son dei metodi che sono umani, c'è poco da fare... nel senso che è l'umano che valuta che forse non sia il caso di fare mini - frasi all'anglosassone con un punto ogni tre parole in Italiano... solo che... eh poi sarebbe complicato, non si potrebbero ricattare migliaia di persone con la promessa che iniziando da lì si vada a dirigere la mc graw hill, non si potrebbero rimpolpare improbabili associazioni di categoria e un fracco e una sporta di puttanate di quel genere... quindi gente malpagata e che se la tira ti usa babelfish e non ti fa capire un cazzo e però tu paghi un libro d'informatica 35 euro e passa e li metti in tasca all'editore comunque... babelfish o meno...
    Carolina

    RispondiElimina
  47. io penso che per chi usa i sistemi informatici requisito indispensabile sia conoscere l'inglese. Ho appena ricevuto da Amazon un libro sul Java per mio figlio, ordinato online, ovviamente in inglese. Le traduzioni, anche quelle fatte bene, non saranno mai simili all'originale, vuoi per il linguaggio stesso, vuoi per le pessime traduzioni, appunto.

    RispondiElimina
  48. eh. ma le pessime traduzioni sono curabili, neh? per esempio, se tu traduci per un'azienda di produzione, o lo fai bene o no. se non lo fai bene non lavori, se lo fai bene prendi 30 euro a cartella. per un editore prendi 7 euro (almeno con l'inglese, ma per dire la differenza!!!) e... le trovi appunto malfatte... ora, non è affatto facile, anzi si deve studiare la tecnica di traduzione anche se le lingue si conoscono molto bene... però non è impossibile uscire dalla mentalità e dall'attitudine per cui si fa tutto alla lettera e senza minimamente pensare a che cosa si sta facendo...
    Carolina

    RispondiElimina
  49. la difficoltà sta nei linguaggi, credo. Ad esempio una cosa è tradurre testi scientifici, tipo medicina o simili e altro è tradurre testi giuridici. Bisogna conoscere bene il linguaggio in entrambe le lingue ed è dura.

    RispondiElimina
  50. sì infatti. io ad esempio sono molto forte nell'informatica e in alcune traduzioni tecniche, ad esempio standard dei trasporti e dei tessili, anche in tedesco, non mi batte nessuno; riesco poi a fare alcune traduzioni di tipo umanistico, quelle in cui ho esperienza, che per fatti a dir poco casuali sono raramente giuridiche e più spesso di tipo teologico - metafisico - cultural religioso(ide). però non tenterei mai di spacciarmi per una traduttrice dell'ultimo saggio di grido sull'economia mondiale per esempio, e non è che non sappia l'inglese o l'economia, è che non so il gergo e nemmeno proprio la tecnica per la saggistica di quel tipo... (ovvero magari per articoli sì, ma non libri, affatto...)
    Carolina

    RispondiElimina
  51. dimentichi che sull'iPod ci vanno anche gli audiolibri e i podcast. No, non ci libereremo mai di Baricco e Tamaro.
    :-D

    RispondiElimina
  52. esatto, vedi la svolta?

    Non far caso all'umorismo, lo dico nel caso qualcuno si spaventi e poi si arrabbi, è solo tensione nervosa che sto cercando di stemperare, tensione nervosa mia, null'altro.

    Ora riaffronto la pagina bianca. Forse si fa sera

    Anonimo

    RispondiElimina
  53. in effetti non è una vera svolta, cambia solo il mezzo. Anzi in questo modo possono raggiungere anche un pubblico a cui prima era piu' difficile arrivare. Pensa ai non vedenti, Ora con l'iPod possono sorbirsi anche loro quei due.
    :-D

    vuoi una camomilla? Ne ho fatto un po' di scorta, sai con i tempi che corrono....

    RispondiElimina
  54. beh, sai, tu pensi ai non vedenti, io penso addirittura ai non leggenti, che restano una marea.
    Mi era venuta l'idea di comperarmene uno quando il Times ha fatto una sezione in cui ti infilava una serie di articoli la mattina alle cinque nella casella di posta, ma è costosissimo, sia l'Ipod che avere quegli articoli.

    Poi sono pienissimo di tecnologia, io sono come un bambino con lei, ma alla fine tempo fugit, non so il latino , penso voglia dire che è meglio che legga che non mi verrà data un'altra possibilità di leggere.

    Speravo di migliorare la mia capacità di capire quando parlano, ma ho rinunciato a seguire quella strada, sto tornando al metodo vecchio - leggere solo il giornale il più possibile, uno solo tutti i giorni - e sperare che Giulia capisca e prima o poi mi traduca.

    Grazie per la camomilla, ma sono appena andato in centro a bere un vero espresso per calmarmi.

    ciao

    RispondiElimina
  55. mah... l'iPod sta scendendo, almeno lo Shuffle. Quello da 1 giga costa sui 70 euro. Il nuovo ha una pinzetta con cui attaccarlo persino ad una tasca o alla manica. Io ho quello da 512 Mb e si sente molto bene. Poi si possono scaricare i podcast anche dalla rete. Mio figlio stava seguendo una specie di corso di inglese online. Se ti interessa appena lo acchiappo mi faccio dare il link.

    Anche a me il caffè fa quell'effetto. Invece il tè no, se lo bevo prima di dormire mi eccita. Che strano.

    RispondiElimina
  56. mah... l'iPod sta scendendo, almeno lo Shuffle. Quello da 1 giga costa sui 70 euro. Il nuovo ha una pinzetta con cui attaccarlo persino ad una tasca o alla manica. Io ho quello da 512 Mb e si sente molto bene. Poi si possono scaricare i podcast anche dalla rete. Mio figlio stava seguendo una specie di corso di inglese online. Se ti interessa appena lo acchiappo mi faccio dare il link.

    Anche a me il caffè fa quell'effetto. Invece il tè no, se lo bevo prima di dormire mi eccita. Che strano.

    RispondiElimina