Nisida

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venerdì 8 settembre 2006

Dal sito di PeaceLink - Leggete e diffondete


ANTONIO VIGILANTE: UNA LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI FOGGIANE
[Ringraziamo Antonio Vigilante (per contatti: antoniovigilante at gmail.com)
per averci messo a disposizione il testo di questa sua lettera aperta alle
istituzioni foggiane. Antonio Vigilante e' studioso e amico della
nonviolenza, di grande acutezza e profondita'; nato a Foggia nel 1971, dopo
la laurea in pedagogia si e' perfezionato in bioetica; docente di scienze
sociali, dirige la collana "L'Aratro. Testi e studi su pace e nonviolenza"
delle Edizioni del Rosone di Foggia, fa parte del comitato scientifico dei
prestigiosi "Quaderni Satyagraha", collabora a diverse riviste ed e' autore
di rilevanti saggi filosofici sulla nonviolenza. Tra le opere di Antonio
Vigilante: La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Aldo Capitini,
Edizioni del Rosone, Foggia 1999; Quartine, Edizioni del Rosone, Foggia
2000; Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia
2004]

Gentile presidente della Provincia di Foggia,
gentile sindaco di Foggia,
gentile assessore ai diritti umani del Comune di Foggia,

ho tra le mani il reportage di Fabrizio Gatti sul settimanale "L'Espresso"
di questa settimana, che denuncia e documenta le incredibili e vergognose
violazioni dei diritti umani che avvengono nelle nostre campagne a danno di
quelli che ci piace chiamare "clandestini".
Un reportage che non dice nulla che non sapessimo gia', a dire il vero.
Perche' chiunque sa, a Foggia, quale e' il sistema della raccolta dei
pomodori nelle nostre campagne, come e dove vivono, come e dove muoiono i
lavoratori, quante e quali violenze subiscono. La differenza e' che ora - e
finalmente - lo sanno anche gli altri. E nessuno puo' far piu' finta di non
sapere.
Il reportage vi chiama in causa, vi accusa. Parla di una indifferenza delle
istituzioni che diventa complicita' con una delle piu' vergognose violazioni
dei diritti umani in Italia e nell'Occidente.
Come cittadino, vi chiedo conto. Vi chiedo di spiegare a me ed a tutti -
perche' la vostra risposta sara' resa pubblica, cosi' come verra'
pubblicamente deplorata la vostra eventuale non risposta - cosa avete fatto
per evitare questa vergogna, quante notti non avete dormito per impedire che
esseri umani morissero qui, in quella che fu la Daunia Felix, come animali.
Ed un'altra cosa vi chiedo: se vi accorgete della insufficienza della vostra
risposta, se comprendete di non avere fatto tutto il possibile, di aver
avuto altre priorita', di aver dormito la notte, dimettetevi. Restituirete
dignita' a voi stessi e senso alla politica.
Antonio Vigilante

8 commenti:

  1. Ti ringrazio di aver pubblicato questa lettera.
    Altro non riesco a dirti: ho un groppo alla gola che me lo impedisce.

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  2. contevico,
    questa lettera è qui perchè ha dato parole ai miei pensieri. Un atto di denuncia come quello di Fabrizio Gatti non puo' passare sotto silenzio. Ora vedremo se beccherà anche qualche denuncia. A Lampedusa pare si fosse macchiato non si sa di quanti reati.

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  3. la metto anche sul mio blog e sul sito di lettura che frequento

    ampia diffusione

    sono incazzato come un bufalo

    ogni pomodoro che mangio mi va di traverso e questa cosa non mi piace

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  4. sul Barbiere della sera si è sviluppato un grande dibattito su questo argomento.
    Qui:

    http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=15963

    Sul web ci sono molti forum di discussione, anche Repubblica ne ha uno.

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  5. grazie jene. Speriamo che serva, bisogna sputtanarli ben bene questi criminali idioti

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  6. scusate, ma perché nessuno parla delle centinaia di minorenni che lavorano al nero in tuguri nei sottoscala dei palazzi (magari pure in ottimi quartieri) per fabbricare borse griffate (non sempre fasulle!!!), ragazze che rischiano la vita ogni giorno per la mancanza di un minimo di sicurezza??? ce la siamo dimenticata già la sedicenne Giovanna nel salernitano, uccisa dalle fiamme nella fabbrica di materassi dove lavorava per due lire?? eppure è successo solo 2 mesi fa!! e con lei tante altri morti bianche sui cantieri abusivi dove ragazzini si fanno il mazzo e rischiano la pelle? a me questa inchiesta ha fatto un po' sorridere perché, a mio avviso, oggi bisogna parlare di extracomunitari a tutti i costi perché ai politici fa comodo parlarne! ma è molto, molto scomodo parlare di Giovanna e di altre come lei!
    scusate ma è il mio pensiero!

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  7. vulcanica, tu hai perfettamente ragione. E anche se ne parlassimo non sarebbe mai abbastanza. Ma di argomenti ce ne sarebbero tantissimi. Di tutti i morti per cancro per inquinamento industriale (un nome a caso: Acerra) e almeno quei morti si possono imputare a qualcuno, anche se mai nessuno pagherà per loro, mentre quelli che si sono ammalati per le "borze" e i collanti al toluolo nessuno mai li quantizzerà.
    Tempo fa ando' di moda parlare dei bambini che fabbricavano i palloni e in risposta le multinazionali tipo Nike e Adidas hanno fatto propaganda dicendo che la loro merce non veniva prodotta con manodopera infantile. Si intuisce che è stato risolto con subappalti ma loro ne escono puliti e piu' forti che pria.
    Secondo me ce n'è tanta di carne a cuocere e ben venga un servizio come quello di Gatti, almeno si smuovono un po' di acque. Se i giornalisti si occupassero di un solo problema ciascuno, di una sola inchiesta, chissà quante acque si potrebbero smuovere. E invece uno fa un'inchiesta e tutti gli altri a commentare quella inchiesta, a criticarla senza alzare il culo dal proprio computer.

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