Nisida

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sabato 10 giugno 2006

PASSERI E PASSERE

Spesso parlo della coppia di passeri che vive sul mio balcone che di tanto in tanto entrano anche in casa. L’ultima volta ne ho visto uno volare via dalla cucina trascinando un’alice fritta.
L’anno scorso dal nido che fanno ogni anno in un buco del muro, è nato un passerotto che adesso è grande, ma continua a vivere con i genitori.
Infatti stanno tutto il giorno sul mio balcone tutti e tre. Come quei figli ormai grandi che non se ne vogliono andare.
Facevo queste considerazioni oggi in cucina parlando con mio figlio e lui mi ha risposto: mamma, forse anche lui è precario, sarà un passero a progetto, che deve fare, povera bestia? Eh, la legge Biagi anche per gli animali.

Ieri sera, a proposito di passere, facendo zapping con il telecomando, ho beccato Mike Bongiorno che faceva domande a quiz a tre sacerdoti (non so neanche che programma fosse) e sono rimasta di sale a sentire questa domanda: mi dica l’altro nome con cui è conosciuta “la passera di mare”.
La passera? Ad un prete? Ohmmadonna, ma davvero non c’è piu’ religione!!!!!

6 commenti:

  1. Eh eh eh proprio come i ragazzi svedesi di cui ho parlato io oggi :D

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  2. Bella questa famigliola con il figlio cresciuto che "non se ne vuole andare"!
    Noi stiamo seguendo invece le vicende di un piccione, come ho appena scritto in un post. Un bollettino medico ogni giorno!

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  3. Ah beh, pensa se gli chiedeva il nome scientifico della passera scopaiola :-)))

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  4. Pensa che a Firenze avevamo Piazza della Passera e, pur di non metttere quel nome, fanno riferimento ad un inesistente "largo xxx".
    Adesso comunque pare che abbiano capito le potenzialità "turistiche" del nome....

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