Nisida

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giovedì 29 giugno 2006

LA DISMISSIONE




Domani 30 giugno ci sarà una grande festa all’Ilva, ex Italsider, ora Bagnolifutura.
E domani sarà l’ultimo giorno di lavoro per gli 11 caschi gialli rimasti a smontare pezzo dopo pezzo quel che restava del siderurgico. Andranno in pensione tutti dal 1° luglio.
Con loro si chiude un bel pezzo di storia del movimento operaio napoletano, anni di lotte per ottenere una qualità di vita e una sicurezza sul lavoro. E’ doveroso ricordare il numero di vite umane pagate dalle maestranze per gli infortuni sul lavoro e non c’era giorno che non sentissimo il fischio delle ambulanze dell’Italsider che correvano verso l’Ospedale Cardarelli.
Ma la storia dell’Ilva si è già chiusa prima, quando si è deciso di dismetterla appena un anno dopo aver fatto importanti investimenti e rinnovamenti di impianti. Una beffa per chi ci lavorava e ci aveva creduto.
Per chi volesse farsi un’idea di quegli anni c’è il libro di Ermanno Rea, La dismissione, dove un operaio fa da memoria storica all’autore e racconta tutti gli avvenimenti e i coinvolgimenti delle persone che hanno vissuto quello strappo.
Un affettuoso saluto ai compagni che lasciano Bagnoli a testa alta.

3 commenti:

  1. i caschi gialli di bagnoli un mondo che è finito. Se era al tempo dell'ILVA con il sasiccio che certe persone si presentavano a Napoli a chiedere il voto...(il canterino di Arcore)

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  2. e basta sì. Da lunedi niente piu' caschi gialli. E il PCI? c'hanno fatto il museo pure per quello ?

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  3. gia'...non dimentichiamoci pero' di chi volle all'epoca la fine della siderurgia italiana (per loschi intrallazzi con l'asse franco-tedesco che in cambio gli diede il nulla...), guarda caso fa il presidente del consiglio, ora....

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