Nisida

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lunedì 5 dicembre 2005

MANI DI FATA

Oggi ero in viaggio nell’R2, che dalla stazione centrale porta a via Medina e ritorno.
Regno indiscusso dei borseggiatori, è frequentato abitualmente da un’intera famiglia, due fratelli e una sorella, veri professionisti.
Il maggiore dei fratelli è zoppo ed ha un’aria molto perbene.
Cominciano dalla piazza osservando disciplinatamente la fila alla biglietteria e poi salgono scaglionandosi nel bus.
Iniziano quindi le manovre di avvicinamento al soggetto prescelto e se qualcuno fa segno di averlo riconosciuto manda minacciosi sguardi di avvertimento.
Fatta la vendemmia, passa il maltolto all’altro che si prepara a scendere, in modo che chi opera sia sempre pulito.
Ieri pero’ le cose sono andate piuttosto maluccio. Lo zoppo ha intimato ad un senegalese che stava nel bus di togliere le sue carabattole, che ingombravano l’uscita; non si sa mai ... dovesse capitare una fuga precipitosa.
Ma si è fatto notare e diverse persone lo hanno riconosciuto ed hanno cominciato a passare parola. 
A
lla fine si è vista una scena quasi comica: tutti i passeggeri stavano appesi ai sostegni con una mano e tenevano l’altra ostentatamente sopra il portafogli.
I tre dopo un paio di piroette, capito che non c’era trippa per gatti, sono scesi e sono andati a cercarsi un mezzo piu’ accogliente, dove non risultassero così famosi.
Un poco di tregua per i passeggeri dell’R2.

14 commenti:

  1. Io non riesco più a leggerle queste cose su Napoli...

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  2. vuoi leggere di Milano? uno era così fuori di zucca che mentre saliva in casa non trovava più il suo portafogli. fin qui niente, però si era convinto che gliel'avesse fottuto quello che usciva dalla porta al suo ingresso. al che ha ripreso le scale, ha inseguito il tizio, l'ha mezzo tramortito e gli ha preso il borsello. naturalmente poi risalendo in casa ha ritrovato il proprio. e intanto aveva aggredito e derubato un ignaro signore. :-)))
    Carolina

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  3. vuoi leggere di Milano? uno era così fuori di zucca che mentre saliva in casa non trovava più il suo portafogli. fin qui niente, però si era convinto che gliel'avesse fottuto quello che usciva dalla porta al suo ingresso. al che ha ripreso le scale, ha inseguito il tizio, l'ha mezzo tramortito e gli ha preso il borsello. naturalmente poi risalendo in casa ha ritrovato il proprio. e intanto aveva aggredito e derubato un ignaro signore. :-)))
    Carolina

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  4. azz.... se Atene piange Sparta non ride.... che tempi, ragazzi!!!

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  5. lo zoppo anni fa "mi ha fatto" ma gli disse male
    Scendemmo i insieme alla fermata dei quattro palazzi e mi sfillò il portafogli ...mi accorsi subito e lo inseguii ... lui ha imboccò il vicolo in salita affianco al negozio di uccelli a sul Rettifilo ed io urlando "al ladro al ladro" ebbi l'idea di mostragli da lontano il tesserino magnetico dell'ufficio simile a quello della polizia ...lo zoppo si è spaventato ...e da lontano "brigadiè scusate non v'eva cunusciuto ...tenitive o portafoglio..." e da allora per un po' viaggiai tranquillo ...mi avevano preso per un poliziotto

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  6. lo zoppo anni fa "mi ha fatto" ma gli disse male
    Scendemmo i insieme alla fermata dei quattro palazzi e mi sfillò il portafogli ...mi accorsi subito e lo inseguii ... lui ha imboccò il vicolo in salita affianco al negozio di uccelli a sul Rettifilo ed io urlando "al ladro al ladro" ebbi l'idea di mostragli da lontano il tesserino magnetico dell'ufficio simile a quello della polizia ...lo zoppo si è spaventato ...e da lontano "brigadiè scusate non v'eva cunusciuto ...tenitive o portafoglio..." e da allora per un po' viaggiai tranquillo ...mi avevano preso per un poliziotto

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  7. ps Sparta ad Atene: regalo candidato sindaco. Stop. Ferrante. Stop :-))) Allo zoppo gli becca l'infarto.
    Carolina

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  8. ps Sparta ad Atene: regalo candidato sindaco. Stop. Ferrante. Stop :-))) Allo zoppo gli becca l'infarto.
    Carolina

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  9. La Moratti lascia. A Berlusconi l’interim.

    di Pippo Frisone


    La notizia era già nell’aria. Il 20 dicembre la ministra Moratti lascerà, dopo quattro anni, il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per candidarsi ufficialmente a sindaco di Milano per il centrodestra.

    L’interim del suo ministero verrà assunto direttamente dal presidente del consiglio Berlusconi.

    La gestione effettiva del ministero passerà nelle mani della sottosegretaria Valentina Aprea.

    A dare l’annuncio è stato il segretario nazionale della FLC-CGIL, Enrico Panini, nella giornata del 2 dicembre, intervenendo a Milano a conclusione dei lavori del 1° congresso provinciale della nuova federazione dei lavoratori della conoscenza.

    Con l’annuncio anche una calda raccomandazione ai delegati al congresso: tallonare la campagna elettorale della Moratti, passo dopo passo, di quartiere in quartiere per far conoscere a tutti i cittadini milanesi i risultati negativi realizzati in questi quattro anni di governo.

    La lista è talmente lunga che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

    Dalle liste d’attesa nella scuola dell’infanzia allo smantellamento del tempo pieno e prolungato, dalla divisione classista della “sua riforma” nelle superiori alla dispersione scolastica, più alta in Lombardia rispetto alla media nazionale; dai tagli agli organici dei docenti e del personale ATA ai tagli alle risorse finanziarie nelle scuole pubbliche e nelle università; dalla riduzione dei fondi per alunni stranieri e handicappati ai tagli sulle spese di funzionamento, sulle supplenze, sulla formazione , sulla sicurezza, sull’edilizia scolastica e via tagliando…

    125milioni di euro in meno sul 2005 col decreto fiscale Tremonti, di cui alla Lombardia 8milioni e 288mila euro in meno e a Milano oltre 3 milioni di euro in meno a fine anno; e ancora, 1 miliardo di euro in meno con la finanziaria del 2006 per rimanere ai più recenti provvedimenti.

    Di contro, regali alle scuole private a piene mani e in particolare a quelle religiose e assunzioni a più non posso di insegnanti di religione cattolica, un insegnamento quest’ultimo che viene ricollocato nel decreto della secondaria tra gli insegnamenti obbligatori…

    Come avvio di campagna elettorale non c’è male signora Moratti…e si ricordi che le scuole milanesi hanno scioperato più volte contro la “sua riforma” e che proprio qui a Milano è nato spontaneamente un forte movimento di protesta che ha portato in piazza, contro i tagli alla scuola pubblica e a difesa del tempo pieno e prolungato, migliaia di cittadini milanesi.

    Proprio quegli stessi cittadini milanesi, chiamati domani a scegliere il sindaco di una città, più volte delusa dai suoi interventi come ministro e che oggi sentono la loro scuola e le loro università, decisamente più povere e più precarie di ieri.

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  10. La Moratti lascia. A Berlusconi l’interim.

    di Pippo Frisone


    La notizia era già nell’aria. Il 20 dicembre la ministra Moratti lascerà, dopo quattro anni, il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per candidarsi ufficialmente a sindaco di Milano per il centrodestra.

    L’interim del suo ministero verrà assunto direttamente dal presidente del consiglio Berlusconi.

    La gestione effettiva del ministero passerà nelle mani della sottosegretaria Valentina Aprea.

    A dare l’annuncio è stato il segretario nazionale della FLC-CGIL, Enrico Panini, nella giornata del 2 dicembre, intervenendo a Milano a conclusione dei lavori del 1° congresso provinciale della nuova federazione dei lavoratori della conoscenza.

    Con l’annuncio anche una calda raccomandazione ai delegati al congresso: tallonare la campagna elettorale della Moratti, passo dopo passo, di quartiere in quartiere per far conoscere a tutti i cittadini milanesi i risultati negativi realizzati in questi quattro anni di governo.

    La lista è talmente lunga che c’è solo l’imbarazzo della scelta.

    Dalle liste d’attesa nella scuola dell’infanzia allo smantellamento del tempo pieno e prolungato, dalla divisione classista della “sua riforma” nelle superiori alla dispersione scolastica, più alta in Lombardia rispetto alla media nazionale; dai tagli agli organici dei docenti e del personale ATA ai tagli alle risorse finanziarie nelle scuole pubbliche e nelle università; dalla riduzione dei fondi per alunni stranieri e handicappati ai tagli sulle spese di funzionamento, sulle supplenze, sulla formazione , sulla sicurezza, sull’edilizia scolastica e via tagliando…

    125milioni di euro in meno sul 2005 col decreto fiscale Tremonti, di cui alla Lombardia 8milioni e 288mila euro in meno e a Milano oltre 3 milioni di euro in meno a fine anno; e ancora, 1 miliardo di euro in meno con la finanziaria del 2006 per rimanere ai più recenti provvedimenti.

    Di contro, regali alle scuole private a piene mani e in particolare a quelle religiose e assunzioni a più non posso di insegnanti di religione cattolica, un insegnamento quest’ultimo che viene ricollocato nel decreto della secondaria tra gli insegnamenti obbligatori…

    Come avvio di campagna elettorale non c’è male signora Moratti…e si ricordi che le scuole milanesi hanno scioperato più volte contro la “sua riforma” e che proprio qui a Milano è nato spontaneamente un forte movimento di protesta che ha portato in piazza, contro i tagli alla scuola pubblica e a difesa del tempo pieno e prolungato, migliaia di cittadini milanesi.

    Proprio quegli stessi cittadini milanesi, chiamati domani a scegliere il sindaco di una città, più volte delusa dai suoi interventi come ministro e che oggi sentono la loro scuola e le loro università, decisamente più povere e più precarie di ieri.

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  11. mica l'unica alternativa è ferrante.
    Carolina

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  12. mica l'unica alternativa è ferrante.
    Carolina

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