Nisida

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venerdì 18 marzo 2005

PENNIVENDOLI ANTIFRASTICI

Sul Corrierino del Mezzogiorno c’è una rubrica:
Il Fisimario Napoletano, curata da Ruggero Guarini.
Sabato 12 marzo l’articolo era dedicato al film Cristo si è fermato a Eboli, di Francesco Rosi e titolava così:

Confino e vacanza nel “Cristo” di Rosi.

L’occasione per parlarne era l’aver rivisto il film in TV e il giornalista scrive che nel film c’è un effetto antifrastico.
In pratica Rosi, volendo raccontare le sofferenze del confino a cui venivano sottoposti gli antifascisti, comunica l’esatto contrario, cioè che quella era una vacanza (questa mi pare di averla già sentita, fa parte del bagaglio di barzellette raccontate dal nostro S.B. sulle vacanze trascorse dagli antifascist in luoghi salubri e isolette amene).
Insomma la vita di Carlo Levi non era poi così brutta, visto che poteva contare sull’aria buona, lui che era di Torino, avvezzo alle ciminiere, cibo genuino, vino generoso e amabili conversari nella piazza del paese. C’è persino una giovane fanciulla che bada alla casa etc. etc.
Si cruccia solo dell’interpretazione di Volonte’, sempre immusonito, quando lo sanno tutti che Levi era un allegrone e non dimentica di sottolineare che il film è fedele al libro dello scrittore.

Ovvio che tutto cio’ susciti le ire di Guido Sacerdoti, nipote di Levi e Presidente della Fondazione Carlo Levi, il quale risponde all’articolo del giornalista:


Caro Guarini, il confino di Levi non fu una villeggiatura


spiegandogli che suo zio non era andato a passare una vacanza in un Bed&Breakfast, bensì era stato privato della sua libertà, anche quella di esercitare la professione di medico. Carlo Levi aveva trovato la forza di resistere dentro di sé, creando dei legami col mondo che lo circondava.

La replica di Guarini è sprezzante e offensiva.
Dopo aver fatto il panegirico antifrastico di se stesso (antifascista sia verso i neri che i rossi), in pratica dice che quello che è capitato a Levi e agli altri confinati è una passeggiata, se confrontato ai deportati nei lager.
Anzi rimprovera a Sacerdoti di non aver citato i Gulag e chiude accusandolo di mancanza di spirito e di ironia.

Trovo l’articolo di Ruggero Guarini debordante e di cattivo gusto, ma si sa, in tempi di revisionismo storico, ciascuno si sente in dovere di aggiungere alle tante altrui, le proprie cazzate, prendendo così una solenne “sciuliata”.

Volevo assegnargli pertanto il premio The Big Sput, ma penso sia più consono relegarlo sic et simpliciter nella categoria dei pennivendoli, nell’amabile e meritata compagnia di Feltri e Farina.

11 commenti:

  1. I peggiori sono gli ex-comunisti, quelli che devono emendarsi dopo aver tessuto, per iscritto, l'elogio del rogo di Primavalle. Come dice in "Caro diario" Nanni Moretti? "Voi gridavate cose orrende e violentisime e ora vi siete ridotti così. Io gridavo cose giuste e ora sono uno splendido quarantenne". I peggiori sono gli ex-comunisti. E qualche comunista.

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  2. si lo so, anche Guarini ha intrapreso come tanti la carriera di "scherano".
    E si sa, i voltagabbana sono sempre i piu' accaniti.

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  3. Troppo seri per i miei gusti, io passo... alla prossima.

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  4. Ti sembrerà incredibile ma... è così. Però sono distrutto e quasi quasi tra pochi minuti smetto e guardo di buttar giù qualcosa che non sia un atto di citazione.
    P.S. Leggerti mi lascia la strana sensazione di non sapere niente di un sacco di cose, di non averne mai saputo niente e di non avere nessuna possibilità di saperne qualcosa nemmeno in futuro. ! Ogni tuo argomento è una novità. Come dire... SONO PROPRIO IGNORANTE.

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  5. ma no... forse sei solo giovane, ma poi si guarisce in fretta da questa malattia :-)

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  6. Giovane, giovane... si fa per dire!

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  7. Farina pennivendolo????? ma se tempo fa m'ha citato nella sua rubrica su Panorama!!!!
    in negativo, ovvio :o)))))
    ***
    e poi, dicamocelo: se mai visto un medico "in vacanza" che fa il medico? che "vacanza" sarebbe...

    acc... ora mi lincia...

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  8. essere citati in negativo da Farina è come essere ricevuti al Quirinale. Quasi un'onorificenza.

    circa la seconda parte, vado a studiarmi il De Falco dove parla di 60 modi di nominare le mazzate. Preparati!!

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  9. lecchini.....
    banalissimi lecchini
    questa è la categoria...

    ciaoooo

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