Nisida

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sabato 5 febbraio 2005

NOGARO COLPISCE ANCORA

Dopo l’ira funesta che lo colse a seguito dei funerali di Stato per i morti di Nassirya, Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta torna a dire la sua.
L’occasione viene data da un protocollo di intesa tra Amministrazione provinciale di Caserta (forzista) e il Distretto militare, che prevede un calendario di interventi nelle scuole superiori, per presentare ai giovani le opportunità occupazionali offerte dalle Forze Armate.
Nogaro teme che questa iniziativa diffonda tra i giovani una cultura di morte.

Il Vescovo ne ha anche per la Chiesa:
“La chiesa dovrebbe condannare l'aumento delle spese militari nel nostro paese, in un tempo in cui si fanno i tagli alla scuola, alla sanità, alla ricerca scientifica, alla cooperazione e al sostegno delle categorie più povere. Dovrebbe farsi vanto dei "pacifisti", che non sono certo dei Ponzio Pilato e quantomeno amici dei terroristi, ma persone coraggiose capaci di dare un segnale genuino che i "sentieri di Isaia", i sentieri della pace universale, si stanno aprendo. Dovrà chiarire che Francesco è eminentemente uomo di pace, anche se un politico, in un discorso ad Assisi, lo vuole un crociato militante».
«La Chiesa dica "basta" agli uomini di chiesa, che chiamano "beati operatori di pace" ragazzi, personalmente innocenti, ma che muoiono con in pugno le armi della minaccia. La chiesa non può permettere che il valore supremo della pace e che la cultura della pace, vengano catturati e snaturati da logiche di potere».

Non so a voi, ma a me piace questo Vescovo “comunista”.

1 commento:

  1. cominciano a vedersi i "frutti" dell'abolizione della leva con il passaggio all'esercito professionale.

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