Nisida

Nisida

mercoledì 17 novembre 2004

SFOGLIANDO IL GIORNALE


Inizio con il Corriere del Mezzogiorno, prima i guai locali e dopo i disastri dal mondo, ci vuole gradualità.


Rinviato il processo al racket per incompatibilità processuale: uno dei giudici a latere è moglie del PM che ha condotto le indagini. Ci si vede il 14 gennaio ... e siamo al 2005.


La foto dell'uomo ucciso e stramazzato sulla pizza ha fatto ormai il giro del mondo.
E' diventata il simbolo degli avvenimenti che stanno insanguinando la città. Solito battibecco tra chi voleva che il giornale mostrasse la foto e chi voleva nasconderla.


Un operaio incensurato è stato ferito in auto a Chiaia a bordo della sua auto, pare da un proiettile vagante.
Brutti tempi quelli in cui un giornale si sente in obbligo di aggiungere l'aggettivo incensurato ad un ignaro passante.


Ieri i funerali di Mario Scarpetta, bravo attore discendente della famiglia.
Lo ricordo sensibile interprete e non solo scarpettiano.
God has a large theatre, Mario.


Passiamo al Corriere nazionale.


Uccisa Margaret Hassan, la volontaria inglese, con un colpo alla nuca.
Solito video inviato ad Al Jazira.


Intervista alla Moratti, di ritorno dal Giappone, incazzata nera per i tagli della Finanziaria.
Sentite questa come parla:
"dobbiamo accompagnare il processo di crescita qualitativa colmando lacune, valorizzando talenti, recuperando solide basi nei saperi principali"


"è importante il filone degli investimenti nei capitali umani"


"si tratta di qualcosa che ha molto a che fare con la filiera della conoscenza"


si capisce che è una manager, eh?


Mi ha sconvolto la "filiera della conoscenza". Ma che è? Si esprime come una salumiera.
Io conosco la filiera alimentare, si parte dai mangimi e passando per le mucche si arriva al supermercato. Ma come si applica cio' al greco o al latino non riesco a immaginarlo.
E quali sono i saperi principali? Boh ! le tre "i" forse, già fallite.


Frattini è stato promosso alla UE. Al suo posto alla Farnesina andrà Gianfranco Fini.
Commento dei suoi: è dai tempi di Ciano che qualcuno dei nostri non siede su quella poltrona.


Maronna mia, aiutace tu !!!











12 commenti:

  1. non capisco come ti sia sfuggita la notizia che il Napoli non attraversa un buon momento e rischia di non risalire subito dalla C.

    W.

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  2. FANCULO PURE IL NAPOLI

    e sto pure io incazzata nera, oh !

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  3. è un piacere aprire il giornale in questo periodo, vero??

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  4. Va be non ti preoccupare e non t'incazzare su'..vedrai che l'anno prossimo la squadra buona epr tornare in B la fanno e l'aiutano: il napoli e napoli sono un patrimonio del calcio italiano da conservare e rivalutare.

    ehehehe

    W.

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  5. ha da passà a nuttata...
    almost (non loggato)

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  6. Ben conoscendo le enormi difficoltà di Bassolino e della Jervolino, non ho apprezzato l'indignata reazione di quest'ultima per un servizio di "ballarò" su napoli e sul quartiere scampia.
    E'la medesima stucchevole reazione sentita e risentita dai nostri politici siculi ogni qual volta si parla di mafia.
    Il degrado in quei quartieri c'è e non occorre essere sociologi per vederlo.
    E' come se si volesse "ammucciari lu suli cu panaru".

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  7. Io neanche ho condiviso.
    Una volta in ambito sindacale era molto in voga l'espressione "nascondersi dietro un dito", che è la stessa cosa del tuo detto.
    Spesso dalle nostre parti lo fanno e forse sono anche un tantinello preoccupati per l'immagine della città e dei suoi riflessi sul turismo (vedi la foto su Der Spiegel con spaghetti e pistola).
    In realtà Napoli dovrebbe essere dichiarata "città aperta" e andare giu' duro con la lotta alla criminalità, un po' come fecero all'epoca Falcone e Borsellino.
    Ho trovato molto piu' onesto l'intervento sul Corriere di Luisa Bossa, sindaco di Ercolano sulla battaglia quotidiana che affrontano le istituzioni e lei in prima persona.
    Non mi è piaciuto il titolo pero':
    Io, sindaca anticamorra... ma che bisogna dirlo che si è anticamorra? Avete mai visto un sindaco dichiararsi pro camorra?
    A volte una parola sciupa tutto, ma forse è anche colpa dei giornalisti, che badando all'enfasi, dimenticano i significati.
    E i lettori, come me, si incazzano.

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  8. E mi incazzo pure io. Eccome!
    Ma io non mi rassegno ad essere relegato al ruolo di semplice lettore e di certa stampa poi.
    Ma sapessi quanta solitudine e tristezza.
    Per certi versi, queste brevi conversazioni mi ridanno fiato e mi fanno sperare.

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  9. Siamo in tanti qui a combattere per una vita migliore, per noi e i nostri figli. Non accetto la logica di Varriale, il consigliere di Scampia che invoca il bonus per i giovani della 167 che permetta loro di andarsene via dal quartiere degradato.
    Mio figlio non dovrà emigrare: è questo l'obiettivo per cui lotto ogni giorno.
    Ha diritto alle sue radici.

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  10. Per queste amate-odiate-maledette-benedette radici tanti anni fa decisi di restarmene su questa collina di vigne e ulivi, all'ombra di un maestoso castello arabo-normanno, dalla cui sommità nelle giornate cristalline posso intravedere persino le sagome di certe isolette visitate anche da quell'Ulisse avido di scienza e conoscenza.
    Ma anche (con qualsiasi condizione meteorologica) i contorni netti e funesti di quella mafia che c'è e che non si vede.
    Sapessi quanta sofferenza.
    E Cammina cammina... come dice Daniele.
    Hai scelto un brano proprio a "fagiuolo". Un nodo che non ti dico.
    Grazie.

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  11. Lo conosco quel posto.
    Anni fa ebbi modo di visitarlo per un convegno al centro studi Maiorana.
    Ne ebbi buona impressione, sembrava un'isola felice. Ma pochi giorni certo non possono bastare.
    Rien

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  12. No, non sono di Erice.
    Ciao. Liola

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