Nisida

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lunedì 29 novembre 2004

Mahmoud Darwish - Profugo




 


Hanno incatenato la sua bocca
e legato le sue mani alla pietra dei morti
hanno detto : "assassino!"


Gli hanno tolto il cibo, i vestiti, le bandiere
e lo hanno gettato nella cella dei morti
hanno detto: "ladro!"


Lo hanno rifiutato in tutti i porti
hanno portato via il suo piccolo amore
poi hanno detto: "profugo!"


Tu che hai piedi e mani sanguinanti
la notte è effimera
ne' gli anelli delle catene sono indistruttibili
perchè i chicchi della mia spiga che si vanno seccando
riempiranno la valle di grano.















 


Mahmoud Darwish è considerato oggi il maggiore poeta arabo contemporaneo, esule come lo fu Naji al-Ali (Alali)
Alali ha creato il personaggio di Handala, quello raffigurato in queste immagini, un piccolo bambino palestinese visto sempre di spalle. Handala non si volterà piu' perchè Alali è stato ucciso a Londra nel 1997.



















Prima di essere ucciso disse: "Hanthala, who I created, will not end after my end. I hope that this is not an exageration when I say that I will continue to live with Hanthala, even after I die. "


La canzone che si ascolta è la poesia di Darwish, tradotta in napoletano da Irvin Vairetti e musicata da Lino Vairetti (Osanna) e fa parte di uno spettacolo tenuto a Napoli nel 2001 per la Palestina, con la partecipazione di molti artisti napoletani.

7 commenti:

  1. Dio che bella jené...
    che bella................
    mi è caduto il cuore nel tio blog
    kom

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  2. Precisazione:

    la traduzione in lingua napoletana è di Gerardo De Rosa

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  3. jené... ho visto la tua luna e non ho resistito..
    ehm.. sono come Caligola..
    però dirò a tutti che l'ho copiata da te ok?
    :)

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  4. C'è Merola in tournèè da queste parti: se compro il biglietto del concerto ci vieni?


    W.

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  5. piuttosto mi suicido andando al concerto delle Vibrazioni...
    Giuuu-liii-aaaaaaaa

    :-)

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