Nisida

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mercoledì 10 novembre 2004

Don Tano, la beffa del tesoro da restituire


Sul Corriere un articolo in prima pagina, che sicuramente sfuggirà a molti:
Lo Stato dovrà restituire il tesoro di Badalamenti.
I beni del boss furono fatti sequestrare nel 1985 da Giovanni Falcone. Ma per 19 anni (fino alla morte avvenuta ad aprile) non sono riusciti a condannare Badalamenti per associazione mafiosa. La vicenda giudiziaria è stata chiusa con la formula "del non doversi procedere per morte del reo".
Di fatto risulta condannato solo per la morte di Peppino Impastato (primo grado).
Quindi non essendoci condanna, lo Stato dovrà rstituire i beni sequestrati e mai confiscati ai legittimi eredi che ne hanno fatto richiesta.
E questa beffa rappresenta l'ennesima sconfitta al lavoro di Falcone e Borsellino.
Non finiranno mai di morire quei giudici!


http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=BAGA








3 commenti:

  1. Su "la Repubblica" di oggi 11 novembre 2004 una riflessione di Daniela Gambino sul film-tv "Borsellino":
    "...mentre guardavo le immagini scorrere in televisione, ho ripensato a questi ultimi dodici anni. E mi sono vista anch'io come gli altri: DISTANTE, LONTANA, presa dalle ansie della mia età, chiusa nel mio INDIVIDUALISMO; contraria alla mafia, certo,ma impantanata irrimediabilmente nei piccoli affari di ogni giorno.
    Il film tv è stata l'occasione per riflettere, per rivedere tutto, per risvegliarmi ancora e, adesso, definitivamente.
    Unico neo, le interruzioni pubblicitarie.
    Tutto tristemente normale, purtroppo; se non fosse che la frequenza e la lunghezza delle interruzioni mi hanno dato il senso di ciò che "noi pubblico" siamo oggi per chi fa il palinsesto e per i produttori: portafogli.
    Portafogli da svuotare, accalappiare prima degli altri.
    Cosa sarà di noi, se il più forte moto dell'anima lo proviamo acquistando l'ultimo modello di cellulare uscito sul mercato? Tutto questo mi spaventa."

    Io non appartengo al popolo del BLOG.
    Sono un clandestino, e come tale,mi sento un emarginato e provo difficoltà a dire la mia.
    E' un popolo DISTANTE e LONTANO dalla realtà e INDIVIDUALISTA.
    Tutto questo mi spaventa.
    Tu Jene e Almostblue fate eccezione.
    Ma l'opinione di un vetero barbuto di un paese siciliano mafioso conta poco o nulla. Ciao.

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  2. Ti avevo già letto nei commenti ad Almostblue.
    Anche io ho visto Borsellino e l'ho trovato troppo "fiction", ma non ne dubitavo.
    Sempre sul Corriere di ieri si parlava dell'assenza dalla fiction del tenente Canale, stretto collaboratore di Borsellino prima a Marsala e poi a Palermo e la spiegazione potrebbe essere che proprio la settimana prossima ci dovrà essere la sentenza al processo che lo vede imputato come collaboratore di mafia.
    La cosa curiosa è che il suddetto Canale attualmente è in servizio e insegna alla scuola di Polizia a Reggio Calabria.
    Il cronista faceva notare che mentre a Scilla c'è un ottimo insegnante di lotta alla mafia, a Cariddi si processa un colluso... mah.
    Per quanto concerne il fenomeno dei Blog ancora non sono in grado di analizzarlo. E' troppo vasto e vi sono diverse tipologie.
    Io ho scelto il mio modo, che non è molto diverso da quella che sono.
    Una donna con i soliti problemi quotidiani, a cui si aggiungono quelli della professione, svolta in un ambito molto difficile, un ambiente inquinato dalla camorra dove ogni giorno sai che devi affrontarne una nuova.
    Anche a me a volte prende la stanchezza e vorrei fuggire lontano, ma poi resto qua a combattere, a volte a mani nude.
    E a volte cerco di alleggerire l'atmosfera scrivendo cazzabbubbole, anche per ridermi un poco addosso.
    Coraggio Liola', fai anche tu un Blog, sicuramente avrai molto da dirci.

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