Nisida

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sabato 30 ottobre 2004



IL MIRACOLO DI SAN GENNARO
Vero o falso?






( da un articolo del Corriere del Mezzogiorno di oggi)





 


 


Se ne occupa il National Geographic in un documentario in onda sulla Tv inglese.
Già tempo fa l'antropologo Alfonso Maria Di Nola si interesso' del fenomeno esprimendo scetticismo sulla veridicità del miracolo.
L'occhio della telecamera entra nel Duomo a raccontare il miracolo e riprende la teca che estratta dall'armadio già mostra il suo contenuto allo stato liquido, che trema durante il viaggio fino all'altare maggiore.
Lo sventolìo di un fazzoletto bianco certifica alla folla l'avvenuto miracolo (anche se la Chiesa preferisce parlare di "prodigio".
A questo punto interviene Luigi Garlaschelli, professore all'Università di Pavia e consulente del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di studiosi, tra cui Margherita Hack, Silvio Garattini, Giuliano Toraldo di Francia, Tullio Regge e Adriano Visilberghi, che da anni conduce indagini su fenomeni che la scienza non riesce a risolvere.
Garlaschelli pubblica nel 1991 sulla rivista Nature, un articolo dal titolo "Working bloody miracles" dove fa riferimento a materiali "tissotropici", che hanno la proprietà di diventare fluidi se sottoposti a sollecitazione meccanica, come ad esempio il moto rotatorio.
Secondo la Tv inglese lo scienziato ripete il miracolo. Versando in una bottiglia acqua, sale comune, carbonato di calcio e cloruro ferrico (molisite, materiale vulcanico abbondantissimo sul Vesuvio), si ottiene questa sostanza tissotropica che allo stato di riposo solidifica per tornare a liquefarsi appena si agita la bottiglia.
Si obietta che gli esperimenti dovrebbero essere fatti sulla teca custodita nel Duomo di Napoli, ma finora la Curia non ha mai dato il beneplacito.
A Napoli c'è anche un altro mistero: lo scioglimento del sangue di Santa Patrizia che avviene ogni martedi' a San Gregorio Armeno, ma anche li' le suore hanno sempre impedito al Prof. Garlaschelli di avvicinarsi alle ampolle.


Per la cronaca, il miracolo avviene 2 volte l'anno: il 19 settembre (San Gennaro) e la prima domenica di maggio, provocando intasamenti paurosi nel centro città, dove il Santo viene portato in processione, a cui partecipano anche le cariche dello Stato (Governatore Bassolino e Sindaca Iervolino). E pensare che San Gennaro è stato anche considerato Santo di serie B. E anche durante la rivoluzione napoletana del 1799 gli fu preferito Sant'Antonio, avendolo considerato in odore di tradimento.











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