Nisida

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domenica 5 aprile 2020

Sono arrivate le rondini. E sono libere

Passano i giorni e nulla cambia. Gli arei non decollano più e oggi abbiamo visto passare un treno, lo hanno anche accorciato. Però le ambulanze continuano a passare, è l’unico suono che si sente.
Ma sono arrivate le rondini e dal terrazzo le abbiamo viste sfrecciare nel cielo azzurro, bellissime.
C’era il sole, anche ieri, così spero finisca questa menata del 4 aprilante giorni quaranta.
Forse siamo riusciti a convincere il marito a restare, almeno dopo Pasqua, sperando si raggiunga il maledetto picco e che si possano allentare un poco le misure. Ovviamente i vecchi no. Per noi si prevede ancora una lunga detenzione ma almeno per i bambini si spera un ritorno alla normalità.
Devo riconoscere che mio figlio ha avuto ragione a cercare una casa col terrazzo, oggi ci rendiamo conto di quanto sia essenziale alla sopravvivenza.
Penso ai vicoli di Napoli, quelli che Filumena diceva che non entra mai il sole. E in quei bassi vivono tante persone, come si fa a starci chiusi dentro?

E poi ci sono le diatribe di questi giorni. Troppa gente per strada. De Luca che ci invita a fare le pastiere, mascherina so mascherina no, che nel frattempo non si trovano. Qui in farmacia ce ne hanno vendute due che sembrano i panni Swiffer, buoni solo a levare la polvere, e neanche.

E così stiamo a sentire De Luca, facciamo la pastiera e pure il casatiello. Per la ricotta salata sarà un problema ma non disperiamo, il fornitore a domicilio di latticini ci aiuterà, così che potremo organizzare la Pasquetta sul terrazzo.

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