STORIE INVENTATE IN 10 PAROLE
Sigaretta, Boston, Disubbidiente, Invisibile, Brigantaggio, Bocca, Globalizzazione, Calura, Mare, Sudati
suggerite da Almost
Signo’.. ‘a sigaretta!!! Mentre inserisco il biglietto nella macchinetta obliteratrice (ohibò) della Funicolare Centrale, sento questo richiamo. Mi guardo intorno e vedo un tizio in divisa che si avvicina ad un signore in giacca e cravatta che è passato mostrando l’abbonamento, con la sigaretta in bocca.
“Uh scusate, risponde il signore, stève distratto, c’aggia fa, m’ero appena pigliato ‘o cafè ”
Il tranviere comprensivo si accerta che la sigaretta sia spenta e gli sorride.
Certo, rimuginavo tra me e me, se arrivava prima Storace alla Sanità, magari questa conversazione non aveva luogo. Io lo sapevo che avremmo rimpianto persino Sirchia.
Mi infilo nell’ultima carrozza della funicolare e mi siedo. Tiro fuori dalla tasca un foglietto con una lista. Me lo ha dato mio figlio mentre stavo per uscire, sulla porta: “Mamma dai, vedi cosa puoi fare. Quella pazza della prof di lettere ha scoperto la scrittura creativa e ci tocca inventare una storia con tutte ‘ste parole che sembrano azzeccate assieme con lo sputo.
Sigaretta, Boston, Disubbidiente, Invisibile, Brigantaggio, Bocca, Globalizzazione, Calura, Mare, Sudati
Di alcune non conosco neanche il significato. Mamma dai, tu hai fantasia, magari tiri fuori qualcosa di decente, a me nel cervello è calata una saracinesca”.
In effetti non ha tutti i torti, il fatto è che per mio figlio esistono solo le materie scientifiche e ha detto che non vede l’ora di andare all’Università per dimenticare Montale e Manzoni, chi erano costoro?
Oggi fa davvero caldo, c’è un bel sole e un cielo azzurro, desiderio di mare, desiderio di una sdraio all’arenile di Bagnoli, sullo sfondo di Capo Miseno.
Posso quasi avvertire la calura, sotto l’ombrellone, quando nel primo pomeriggio cala la brezza e ci gettiamo in acqua tutti sudati e ricordo di quando ero piccola che ero costretta ad aspettare 3 ore e desideravo tanto di essere disubbidiente e libera, come i tanti ragazzini che affollavano la spiaggia.
Percorro a piedi Piazza Municipio con la giacca sul braccio, in porto c’è la solita nave da crociera che sembra un palazzo di 10 piani e in lontananza si indovina la sagoma di Capri, quasi invisibile dietro la cortina nebbiosa.
E continuano a rigirarmi in testa due parole: brigantaggio e globalizzazione.
Appena arrivo in ufficio le cerco su wikipedia, cercando di dare un senso a questa storia che un senso non ce l’ha.
Uh mi ero dimenticata di Boston.
Ma ditemi, che cappero c’azzecca Boston con tutto questo?