Nisida

Nisida

domenica 27 febbraio 2005

CIAMPI NON ASCOLTI LE SIRENE DELLA SINISTRA




CARLOOOOOOOO, MA COME SI FA A NON ESSERE OTTIMISTI ????


sabato 26 febbraio 2005

REPUBBLICHINI E PARTIGIANI PAR CONDICIO


l'emancipazione sociale della donna promossa dal fascismo


Gasparri ha detto: chi vota no al rifinanziamento della missione in Iraq è sulla stessa posizione dei terroristi.

Ora vediamo da che parte sta l’on. Gasparri.

Sull’Unità del 14 febbraio c’era un articolo di Wladimiro Settimelli che commentava il dibattito in corso al Senato sulla proposta della destra di riconoscere ai militi della RSI (Repubblica Sociale Italiana) la qualifica di "militari belligeranti".
Se passerà il progetto di legge presentato da Alleanza nazionale, potrebbero essere ritenute «cobelligeranti» anche le SS italiane che operarono direttamente al comando dei nazisti. Insomma, sarebbero equiparati ai partigiani e ai combattenti della libertà. In pratica quelli ancora vivi sarebbero considerati e riconosciuti legittimi combattenti.

Nel libro L’armadio della vergogna, Franco Giustolisi riporta una sentenza della Corte d’Assise di Perugia del ’50 dove si parla dell’eccidio di Vinca e del caporalmaggiore Giuseppe Diamanti detto Gatton e dei suoi atti criminosi (una bambina uccisa al volo dopo essere stata lanciata in aria, una donna denudata e impalata, una donna incinta squartata ecc…)

A.N., come dice Gian Antonio Stella, quando chiede il riconoscimento dei repubblichini, in sostanza è dalla parte degli assassini come Gatton, che nell’agosto del ’44 aiutarono le SS nell’eccidio di Vinca, dove i morti furono quasi 200, compreso donne e bambini.

E Gasparri farebbe bene a farsi qualche esamino di coscienza (ammesso che la possegga).
E qualcuno dell’opposizione che si svegli almeno in questa occasione.

venerdì 25 febbraio 2005

 MAZZA E PIVEZO  


Qualche Tempo fa abbiamo parlato dello strummolo.
Oggi ci dedichiamo al meno noto “Mazza e pìvezo”, antico gioco di strada, quasi scomparso, che qualcuno fa risalire addirittura agli antichi Egizi, ma se ne trovano tracce anche in affreschi di epoca etrusca e romana.

Diffuso nel Mediterraneo e in tutta l’Europa, veniva chiamato anche lippa, che sarebbe poi il nome del mazzariello che andremo a illustrare.
Il pìvezo, adagiato per terra, viene battuto con la mazza e saltando, deve essere colpito al volo dal proprio compagno, che ribattendolo con la sua mazza, lo rispedisce al lanciatore.
Tale gioco presenta notevoli attinenze con l’inglese cricket e con il baseball americano.
Infatti c’è anche la Casa, che è un grosso sasso (circa 20 cm. di diametro, ciottolo di fiume) che si trova in un cerchio, chiamato puzzetto.
Inoltre, per traslato, pìvezo sta anche per piccolo (nu’ pìvezo d’ommo nel senso di individuo di minute proporzioni). 




Tracce del gioco si trovano nel Pentamerone di G.B. Basile e in Viviani:
Quanno pazziavo ‘o strummolo, ‘o liscio, ‘e figurelle,
a ciaccie, a mazza e pìvezo, ‘o juoco d’è formelle….

E per finire citiamo il Chitarrella, che nel ‘700, in bel latino maccheronico, scrisse dello scopone e del tressette, così terminando:

E chi nun sape juca’, lassa ‘e carte e ghioca a mazza e pìvezo.

(La colonna sonora  è "'A ndrezzata", antica danza di spade e bastoni, originaria dell'isola di Ischia)

giovedì 24 febbraio 2005

SPIGOLATURE


L’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804 (eh se fosse vivo il Foscolo, magari ci risparmiavamo I Sepolcri), va in soffitta.
Approvata alla Camera una legge (poi va al Senato) che consente di custodire dove si vuole le ceneri dei defunti (pure sul caminetto?).
E’ consentito altresì a chi non vuole esequie religiose, dare l’ultimo saluto ai propri cari in apposite “sale di commiato”, dove si potranno svolgere funerali con rito civile (con accompagnamento di musica dei Rolling Stones, come Il grande freddo).
Come i matrimoni, insomma.

Ogni eccezione ha la sua regola
Una ricerca statunitense avrebbe stabilito che c’è un rapporto diretto tra ricchezza e statura.
Chi a 16 anni è più alto della media ha maggiori possibilità di diventare ricco da adulto.
E…. Berlusconi allora?
(ma chi le paga ‘ste ricerche?)

Piero Ricca è stato condannato a pagare 500 euro per aver chiamato buffone il Berlusca nostro.
Io non capisco: buffone 500 euro, il cavalletto è gratis?
Alla Presidenza del Consiglio stanno preparando il listino?
Se lo chiamo mariuolo quanto pago?

Qualcuno deve aver riportato al signore che ha il nome della grappa che ho sparlato di lui.
Infatti da tutti i totem del Vomero mi segue con lo sguardo e mi minaccia con il pugno, su cui luccica vistosamente la fede nuziale.

Le Ferrovie dello Stato hanno organizzato un servizio di SMS per informare i viaggiatori sui ritardi dei treni, No, che gratis, si pagano 50 centesimi a messaggio.
Ti ritardano il treno e paghi pure.

mercoledì 23 febbraio 2005

NINNA NANNA DI CARPINO


... e nonna nonna nonna nunnarella
'O lupo s'ha magnata'a pecurella!
...e pecurella mia comme faciste
Quanne mmocc'a lu lupo te vediste?
...e pecurella mia comme farraie
Quanne mmocc'a lu lupo te vedarraie? 


tramonto sul Lago Patria - le nuvole danno spettacolo


Sull'onda emozionale della lettura del post di Almost, sempre sull'argomento lingua e dialetto, inserisco qui una rivisitazione di Eugenio Bennato di una bellissima ninna nanna che mi cantava mio nonno quando ero bimba (many and many years ago).
Un carpiato all'indietro con doppio avvitamento..... hop !

martedì 22 febbraio 2005

 QUELLO DELLA GRAPPA HA APERTO BOTTEGA


Preciso, per chi non avesse seguito le puntate precedenti, che ”quello della Grappa” è riferito a Italo Bocchino, lo sfidante di Bassolino, che tra l’altro mi sovviene, ha pure il SIGILLO NERO (AN).

Il rampante giovine aspirante (ehm) Presidente ha messo su un’accorsata puteca nella centralissima  Via Depretis dove, udite udite, ha aperto anche uno sportello di ascolto (vi ricorda qualcosa?... che fantasia eh?).
L’unica cosa buona è che per fare ciò ha assunto 70 persone, che almeno un lavoro, anche se per solo 2 mesi, ce l’avranno.
Ribadisce che il suo è un comitato elettorale giovane, dinamico, "che aspetta i cittadini che vengono a proporre le loro istanze” (una prece per il congiuntivo morto).
Rimarca altresì la differenza tra i 2 candidati: “non solo ci sono venti anni in meno ma c’è un pragmatismo e un approccio nello studio dei problemi che è completamente diverso” (che cosa potrà mai significare ‘sta vaccata lo sa solo lui).
Fiduciosi attendiamo le prossime perle.


 (Circa le sorti del congiuntivo, non angustiamoci. El grapìn è geometra, però di mestiere fa il giornalista. Quindi non parlate mai più male della Lecciso, intesi?)

lunedì 21 febbraio 2005

PAR CONDICIO


E siccome oggi sto incazzata nera, nun me va ‘bbuono niente.

Bassolino (che questa zoza di tastiera continua a scrivere Sassolino) mi guarda dal suo manifesto senza nome e oggi non mi sta bene neanche lui. 
Era malato e non è andato alla manifestazione a Roma, l'ha guardata su La 7, però ha mandato il gonfalone della Regione con alcuni scagnozzi.
Mi ha fatto venire in mente il Berlinguer di Forattini, in vestaglia e camomilla, mentre di sotto i metalmeccanici facevano un casino della madonna.

Il suo blog ha raggiunto 50 mila contatti in pochi giorni .. eccheccacchio.

Sta facendo gli “incontri di ascolto” con varie categorie di cittadini: le donne, i giovani, gli operatori agro-alimentari, i diversamente abili.
A me ‘sta cosa dell’ascolto ricorda l’Auser, l’associazione per gli anziani. Fanno i gruppi di ascolto per far sentire i vecchietti meno soli.
Forse l’intento è quello, non vuole che ci sentiamo sole.
Qua forse non si è capito bene, noi non vogliamo chi ci ascolta e morta là.

Vogliamo sapere dopo che succede. Che intenzioni ha? Io sono preoccupata perché sul sito ci ha messo pure il sondaggio:

Su cosa vorresti che fosse più incisiva l’azione di governo regionale dei prossimi 5 anni?
Sullo sviluppo dell’economia
Sul governo del territorio
Sulla legalità
Sulle iniziative culturali
Sul welfare

Ho tentato di mettere la croce su tutte e cinque… ma niente, devo scegliere: il matitone mi fa mettere una sola opzione.
Ma che si fa un sondaggio così?
Si può mai scegliere tra legalità e welfare? O vuol dire che se scelgo il welfare penso che le altre cose vanno già bene?

Io quello della Grappa non lo voto e neanche la Ale’ ssandra, ma posso rosicà almeno?  

RITORNA THE BIG SPUT !!!!!      

Della serie "Sebben che siamo donne", piccolo quiz.
Che differenza c'è tra questi due ... bleah ... scienziati?


1900 - Paul Julius Moebius – Neurologo.
L’inferiorità mentale della donna.
La donna è fisiologicamente deficiente, è una semplice constatazione scientifica risultante da analisi e ricerche rigorose.
La donna resti nei limiti della natura che la vuole sottomessa, schiava e subordinata.

2005 - Lawrence H. Summers – Rettore di Harvard .
L’universo femminile è biologicamente svantaggiato nel campo scientifico. La donna, di fronte ad obiettivi professionali, è portata, più per natura che per condizionamenti sociali, a non investire tutte le energie nella carriera.

In realtà ci hanno stufato! Sono secoli che ci misurano il cervello in centimetri e grammi.
E basta mo’.  

domenica 20 febbraio 2005

L'ISOLA CHE NON C'E'

E’ abbastanza nota la storia dell’isola Ferdinandea, emersa nel 1831 durante un’eruzione nel canale di Sicilia e scomparsa inghiottita dal mare pochi mesi dopo, lasciando solo una puzza di bitume.

Quello che non sapevo è che l’isola fu battezzata con diversi nomi: Graham, Julia, Nerita, Proserpina, Ferdinando II, Giulia Nerita, Giulia Ferdinandea e Ferdinandea e che francesi, inglesi e borboni se ne contesero l’appartenenza, piantandovi uno dopo l’altro la bandiera sull’effimero suolo. Gli inglesi pensavano di utilizzarla come una piattaforma sulla via di Malta.
Il Re Ferdinando II di Borbone la incluse nei suoi territori, imponendole il nome di Ferdinandea.

l'Istituto idrografico della Marina militare nel 2003 ha compiuto rilievi nell'area dello Stretto di Sicilia dove si trova l'isola sommersa e afferma che non vi sono segnali che facciano pensare ad una sua riemersione.
Infatti, ciclicamente, si torna a parlare di Ferdinandea quando nella zona si manifestano movimenti tellurici. Inoltre, sia l’attività dell’Etna che la recente frana di Stromboli hanno fatto parlare nuovamente del fenomeno.
Insomma anche noi abbiamo la nostra piccola Atlantide.

Ma una notizia che ha del grottesco l’ho trovata sul web mentre cercavo altre informazioni.

Il 1 ottobre del 2000, Carlo di Borbone, discendente di Ferdinando II e le autorità locali, come si legge (
qui), calano una lapide in mare, dove è scritto che l’isola Ferdinandea viene donata ai siciliani. Ovvero, il Borbone regala ai siciliani una cosa che non esiste.

Ma pare che abbiano solo tentato (con questa pagliacciata), senza riuscirci,  di attirare l’attenzione sull’isola, che andrebbe monitorata in quanto sarebbe da attribuirsi ad una sua comparsa,  il terremoto che distrusse Selinunte.

Vuoi vedere che è stata Ferdinandea a sfasciare il Belice?  

venerdì 18 febbraio 2005

SALMONI E SERMONI

Avevo letto ieri su Repubblica un articolo che parlava di uno spot della televisione di stato svedese, dove, con sottofondo di mandolini e ‘o sole mio, mostrano il Berlusca in tutte le salse (qui), accompagnato da una serie di scritte (qui) : "In Italia, il 90 per cento dei mass media è in mano a Silvio Berlusconi", "Dopo intensiva campagna elettorale (grazie ai propri mezzi di comunicazione) vince le elezioni" ", "Ora è anche presidente del consiglio" e per finire: "Svt: noi siamo una televisione libera".

Io non lo volevo fare il post, ‘sti svedesi sono troppo fessi. Ma come? tu per dire che sei una tv libera ti vai a confrontare con la nostra? E ce vuleva assaje per dicere ca si' mmeglio!!!
E poi me lo dici che cacchio ci azzecchiamo noi napoletani?
Ora dico, sarà pure una televisione indipendente ma, a giudicare dalla qualità dello spot, o hanno dei down come pubblicitari (ops.. scusate…volevo dire diversamente abili), oppure hanno meno risorse di Canale 10!
Se tutte le televisioni libere fanno cagare così, allora meglio tenersi 5 televisioni controllate e BALLARO' una volta alla settimana e siamo ancora in credito !!!!
E poi si fanno tanti scrupoli loro che hanno La Rinascente come azionista di maggioranza nell’IKEA.
Ma magnatavello vuje 'o salmone surgelato, ma vaffanculo !!!!
Scusate la licenza poetica, ma quanno ce vo’ ce vo’  

giovedì 17 febbraio 2005

 THE DAY OF THE CAT... TODAY


Il 17 febbraio è stato dichiarato il giorno del gatto.
Pare che la scelta sia avvenuta per il semplice fatto che il numero 17 in lettere romane sia riconducibile alla forma verbale VIXI.
Quante complicazioni, per dedicare un giorno ai nostri amici felini.
Nel giorno del gatto mi sembra doveroso un gesto d'amore per Filo, il mio primo micio, che ora vaga felice nel paradiso di erba gatta.
Eccolo ....



 

LE COMICHE ALL’AUGUSTEO

Luigi De Filippo debutta mercoledì scorso all’Augusteo con la commedia di suo zio Eduardo “Non ti pago”.
Ma Caccavale, il proprietario del teatro rifiuta di pagare le spettanze alla compagnia, perché dichiara di non essere stato pagato per la serata di celebrazione del centenario della nascita di Peppino (una serata sola 43 mila euro… niente male eh?).
Luigi De Filippo dichiara allora che sospenderà le recite se non verrà pagato, perché nei contenziosi gli attori hanno la priorità ad essere pagati.
E, episodio di alta drammaturgia, dichiara che non ha mai sospeso una recita, neanche il giorno della morte di sua madre.

Insomma sembra una parafrasi della commedia “Non ti pago”.

Il Personaggio:
Ferdinando Quagliulo: Non ti pago, ‘e capito? Non ti pago. Quello che ti è venuto in sogno è mio padre, non il tuo e i soldi della vincita spettano a me.

L’attore:
Luigi De Filippo: Non ti pago, hai capito, Caccavale? Non ti pago. Peppino è mio padre, non il tuo e i soldi del centenario spettano a me.

E sai Eduardo da lassu’ comme stà ‘ncazzato?


Ah dimenticavo, Luigi alla fine di questa jacovella è stato pagato.

mercoledì 16 febbraio 2005

LIBERATE GIULIANA, FLORENCE E HUSSEIN

NUN 'O 'FFACCIO 'CCHIU'


Mi hanno inviata una e-mail e mi hanno severamente redarguita perchè sfotto Bocchino per il suo cognome.
"Non sei originale",  mi hanno detto, "mezza Napoli lo sta sfottendo per questo motivo. Poveraccio,  che colpa ne ha se ha quel cognome?"


E' vero, mi sono un poco vergognata. Non ho dormito tutta la notte al pensiero. Perchè a pensarci bene, è l'unica colpa che non ha.
E allora, poichè io voglio sempre essere originale, prometto che non lo chiamerò più messer Pompa.


Tanto,  confido nel fatto che l'aspirante (uff... ci risiamo) presidente, non mi farà mai mancare la materia prima per sfotterlo, durante tutta la campagna elettorale.
Della lunga serie .... dategli corda che si impicca da solo.

martedì 15 febbraio 2005

OSSERVATORIO SU … EHM… BOCCHINO
(scusate ma proprio non ci riesco … a non ridere)

Avevamo lasciato messer Pompa che prometteva lotta dura che non ci fa paura alla camorra.

In questi giorni oltre ad aver scopiazzato slogan in giro del tipo

Scusate il ritardo… (Troisi starà facendo il girarrosto nella tomba)
L’importante non è partecipare ….. (ovvio, è vincere, chi ne dubitava?)
Ora c’è … (chi? Boh!)
Sono innamorato della Campania (e relativo cuoricino in perfetto stile sanvalentinesco)
www.bocchinopresidente.org (e mai come stavolta org ci sta proprio bene)

ha azzeccato i manifesti ovunque.

C’è infatti una nota di protesta formale in Comune di impresari e proprietari dei teatri Augusteo, Politeama e Diana che si lamentano perché hanno coperto con i suoi manifesti le locandine dei loro spettacoli (peraltro si tratta di spazi pagati a 10 euro ciascuno).

Bassolino commenta: e se non era innamorato della Campania cosa faceva?
Bocchino risponde: non replicherò…. Sono un moderato.

E meno male, altrimenti gli tirava un pugno sul naso?

E per la serie “Grandi Opere”, un ponte verso il futuro (quello sullo stretto non bastava), presenterà la candidatura di Napoli per le Olimpiadi del 2016.
Ci siamo fatti scappare l’America’s Cup, questa non ce la perdiamo, eh?

Siamo venuti altresì a conoscenza che lo appoggerà anche Rauti.
Bene, completo!! Si è garantito anche i botti !!!

lunedì 14 febbraio 2005

MOMIX 



 I Momix sono una compagnia di ballerini illusionisti diretti da Moses Pendleton.


Sono noti in tutto il mondo per la capacità di evocare immagini surreali utilizzando il corpo, costumi, attrezzi e giochi di ombre.

Questo spettacolo, Sun flower Moon, è stato creato per celebrare i 25 anni di vita del gruppo.



E’ quasi impossibile descrivere uno spettacolo dei Momix.

 
Dietro uno schermo retinato su cui vengono proiettate immagini come in un caleidoscopio, 10 ballerini danno vita a forme magiche, ora gabbiani, ora meduse, ora pennellate di luce in movimento. Ci si ferma a pensare per capire come quelle immagini vengano ottenute e spesso non si comprendono i meccanismi.




Alla fine dello spettacolo i 10 ballerini, nel salutare il pubblico incantato, eseguono performance singole incredibili.

I Momix fanno tournee in tutto il mondo.



Se capitano nella vostra città non ve li perdete.

 


AVVISO AI LETTORI

Questo blog è desanvalentinizzato, per cui il primo che scrive "Buon San Valentino" o disegna cuoricini, è avvertito:

'O FACCIO CA NUN SERVE !!!!! 

domenica 13 febbraio 2005

UN FINE SETTIMANA EVAPORATO
'cca miracule non se ne fanno
pecchè 'o copirait 'o tene 'o Pataterne


e adesso, dopo un fine settimana di lavoro infame,  
recupero uno scampolo di svago
e vado a vedermi i MOMIX


stateve 'bbuone

venerdì 11 febbraio 2005

 AGGIORNAMENTO   (e non è detto che sia l'ultimo)

Messer Pompa ci ha ripensato ed ha accettato l'incarico di combattente per la Casa delle Libertà.
Ha iniziato promettendo panem et circensem (il circensem già ce l'ha fornito dicendo che farà una dura lotta alla camorra).
Ha dimenticato il buon uomo che lor signori sono già al Governo e se volevano la lotta alla camorra l'avevano già cominciata da un pezzo.
C'era mica bisogno di aspettare il via.
Pero' così facendo... s'è fatto 'o fuosso.
La camorra stavolta non li voterà ... o no?


Pero' che tempi questi, quando per avere un po' di legalità bisogna aspettare le elezioni.

giovedì 10 febbraio 2005

VURRIA CA FOSSE CIAOLA



Vurria ca fosse ciaola e ca vulasse
a sta fenesta a dirte 'na parola
ma non ca me mettisse a la gaiola
E tu da dinto subbeto chiammasse
viene marotta mia, deh, viene Cola
ma non ca me mettisse a la gaiola
Et io venesse et hommo returnasse
comm'era primmo e te truvasse sola
ma non ca me mettisse a la gaiola
E po' turnasse a lu buon sinno gatta
ca me ne scesse pe' la cataratta
ma che 'na cosa me venesse fatta. 

mercoledì 9 febbraio 2005

EVVAI ... EVVAI ...


Bene! Fuori un altro.

Italo Bocchino ha rinunciato anche lui a candidarsi a Governatore della Campania.
A nemico che fugge ponti d’oro. Vabbè oro, non esageriamo, facciamo in similoro, va’.
E poi cavolo, uno con quel cognome, ovvìa … non voglio essere volgare, sono una signora.
Forse converrebbe cambiare cognome, come fece un altro consigliere regionale, tale Mastronzo, che volle diventare Mastranzo. Immagino le battute da caserma, poveretto.
Resta impavida Alessandra Mussolini, che ormai ci ha preso gusto a sfidare Bassolino.
Sempre che non la appiccichino di nuovo nuda sul muro, riesumando un vecchio poster, come accadde l’altra volta.

martedì 8 febbraio 2005


'O STRUMMOLO   


‘O strummolo, originario della Napoli greca, era uno dei più diffusi giochi stradali. 
Proviene da stròbilos, oggetto che ruota su sè stesso.
Consiste in una trottolina di legno a forma conica terminante con una punta di ferro (‘o pizzo) intorno al quale si avvolge lo spago (‘a funa) che, abilmente tirato, imprime un vorticoso moto rotatorio.

Ora esaminiamo i diversi modi di girare dello strummolo.
Se il lancio è perfetto, lo strummolo ruciuleia verticalmente senza oscillazioni e viene definito ‘a penniello, che sarebbe il movimento del pennello da barba.
Se difettoso (punta consumata o lasca, legno avariato) lo strummolo saltella e si inclina, allor viene bollato come ballerino, a tiriteppete o a denderende’, voci che onomatopeicamente richiamano il suono sul selciato.
Se gira male perché lanciato male allora viene definito scacato.

A volte il cattivo funzionamento è dovuto anche alla insufficiente lunghezza dello spago e allora si ha ‘a funa corta e ‘o strummolo a tiriteppete, frase che poi ha assunto un significato piu’ ampio, quando qualcosa va storto, di una serie di circostanze negative o un cumulo di difetti e carenze attribuibili ad una persona.
Una variante al gioco è quella di prenderlo delicatamente sul palmo della mano senza interromperne la rotazione.
Pensierino ispirato:

A Salierno se fanne ‘e strommole
e a Napule se vanno ‘a vennere.
Quanto so’ fesse ll’uommene
ca’ corrono appriesse ‘è femmene.


gara di lancio di strummolo

(Il post è stato ispirato da una gentile richiesta di Carolina, a cui è dedicato)
La documentazione è tratta da Alfabeto Napoletano di Renato de Falco

lunedì 7 febbraio 2005

POLVERE DI STELLE



Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto fino
al mattino
poi la strada
la trovi da te
porta all' isola che non c'è


Edoardo Bennato

sabato 5 febbraio 2005

 UN PENSIERO PER GIULIANA



 

NOGARO COLPISCE ANCORA

Dopo l’ira funesta che lo colse a seguito dei funerali di Stato per i morti di Nassirya, Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta torna a dire la sua.
L’occasione viene data da un protocollo di intesa tra Amministrazione provinciale di Caserta (forzista) e il Distretto militare, che prevede un calendario di interventi nelle scuole superiori, per presentare ai giovani le opportunità occupazionali offerte dalle Forze Armate.
Nogaro teme che questa iniziativa diffonda tra i giovani una cultura di morte.

Il Vescovo ne ha anche per la Chiesa:
“La chiesa dovrebbe condannare l'aumento delle spese militari nel nostro paese, in un tempo in cui si fanno i tagli alla scuola, alla sanità, alla ricerca scientifica, alla cooperazione e al sostegno delle categorie più povere. Dovrebbe farsi vanto dei "pacifisti", che non sono certo dei Ponzio Pilato e quantomeno amici dei terroristi, ma persone coraggiose capaci di dare un segnale genuino che i "sentieri di Isaia", i sentieri della pace universale, si stanno aprendo. Dovrà chiarire che Francesco è eminentemente uomo di pace, anche se un politico, in un discorso ad Assisi, lo vuole un crociato militante».
«La Chiesa dica "basta" agli uomini di chiesa, che chiamano "beati operatori di pace" ragazzi, personalmente innocenti, ma che muoiono con in pugno le armi della minaccia. La chiesa non può permettere che il valore supremo della pace e che la cultura della pace, vengano catturati e snaturati da logiche di potere».

Non so a voi, ma a me piace questo Vescovo “comunista”.

ORA STANNO A FARE IL TRAPPOLONE A SIRCHIAPONE


Ma quello della Sanità è un campo dove si sa, magnano tutti.
Basti pensare al ruolo e alla figura dell’informatore farmaceutico per farsene un’idea.
Anticamente, quando ancora un non udente si chiamava sordomuto, un ausiliario socio sanitario appellato barelliere e un operatore ecologico nomato spazzino, essi erano definiti rappresentanti di medicinali.
Fuor di metafora, giravano porta a porta (lo fanno tuttora) a piazzare le nuove molecole (che spesso erano copie di altri farmaci già sul mercato) e convincevano i medici che il loro prodotto era migliore.
Le retribuzioni degli informatori erano proporzionate al numero di prescrizioni dei dottori in lista.
Per non parlare poi della convenzione di Stoccolma, quella del consenso informato alle persone sottoposte a sperimentazione dei farmaci.
Un sottobosco inesplorato da sempre.
Insomma, da Poggi Longostrevi a De Lorenzo a Poggiolini e moglie, le cronache son piene di gente che ha magnato e magna con la Sanità.
Cosa vuoi che sia un Sirchia in più o in meno? Ha pure dichiarato di non averlo incassato l’assegno.  


Morale della favola:
IL FUMO FA MALEEEEEEE !!!!!!

VIAGGIO NELLA SANITA' ENIGMISTICA


 Dovendo fare un esame radiologico, mi sono rivolta all’URP (Ufficio Relazioni col Pubblico) della mia zona che mi ha inviato all’AORN (Azienda Ospedaliera di Rilevanza Nazionale). Qui giunta sono andata al CUP (Centro Unico Prenotazione) e dopo 2 settimane circa, presso l’UOC (Unità Operativa Complessa) di Radiologia che trovasi presso il DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione, il Dirigente di Struttura Complessa (na’ specie di Primario, insomma) ha provveduto ad esaminarmi e, finalmente una bella notizia, mi ha detto che non avevo niente.
Credo che in tempi brevi l’acronimese sostituirà alla grande il burocratichese.
E poi parlano degli SMS… mah

venerdì 4 febbraio 2005

PAESAGGI INCONSUETI
Potrebbe essere una città del nord



Qui è la cara città dove la notte
alta non ti spaura. Amici
solitari qui passano e ti danno
uno sguardo d'amore. O tu lo credi...


Sandro Penna

giovedì 3 febbraio 2005

'E SFUGLIATELLE


Le sfogliatelle sono gentilmente offerte da Soul21































 P ronte e vullent 'a riccia
 I esce a' dinto o' furn 'a frolla
 N a’ coppia e n'ammurate
 T rase pe miezz a’ folla
 A ssuntì,  ‘e comme so’ belle
 U mbè,  me voglio fa’ ‘na panz
 R opp chisti vase tènene
 O sapor de’ sfogliatelle


Pintauro e Scaturchio, pasticcieri a Napoli, entrambi famosi per le loro sfogliatelle, che vengono sfornate a ritmo continuo.
Ancora oggi si litiga su quali siano le migliori.


(Le sfogliatelle sono gentilmente offerte da Soul21)


mercoledì 2 febbraio 2005

IL FIUME E LA MEMORIA 




Guardare il fiume che è di tempo e acqua
e pensare che il tempo è un altro fiume,
saper che ci perdiamo come il fiume
e che passano i volti come l'acqua.

Sentire che la veglia è un altro sonno
che sogna di esser veglia e che la morte
che il nostro corpo teme è quella morte
d'ogni notte che noi chiamiamo sonno.

Jorges Luis Borges

martedì 1 febbraio 2005

 'A MUNTAGNA

Immagine del Vesuvio dal sito www.atlanteitaliano.it


Comm'è bella a muntagna stanotte
bella accussi'
nun l'aggiu vista mai.
N'ánema pare, rassignata e stanca,
sott''a cuperta 'e chesta luna janca...

Una canzone antica di Bovio - De Curtis ... Tu ca nun chiagne
qui eseguita dal Giardino dei Semplici, un vecchio complesso napoletano che ebbe un certo successo grazie a questa canzone.
A me ricordano molto I cugini di campagna, per il falsetto.
Magari domani metto la versione di Mario Del Monaco, piu' classica.


Ecco come si presentava ai miei occhi 'A Muntagna questa mattina

foto ripresa dal piazzale di San Martino