Nisida

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martedì 7 aprile 2020

Di Pasque e pasquette

Una volta a settimana circa mio figlio va a fare la spesa al supermercato e stavolta ha trovato il posto di blocco sulla strada principale, via che deve essere percorsa obbligatoriamente per raggiungere i grandi supermercati che sono più forniti.
Al ritorno lo ferma quindi la polizia metropolitana e gli chiede l’autocertificazione. Ce l’aveva ma si doveva compilare perché partiva dal supermercato per raggiungere casa sua.
C’è stata su questo un certa discussione perché i vigili hanno richiesto che scrivesse che partiva da casa sua per andare al supermercato. Intanto lui ha conservato lo scontrino dove sono annotate data e orario, casomai.

 Nel frattempo è arrivata la cyclette, ordinata la settimana scorsa e abbiamo scoperto che per me va bene ma per il figlio no, lui è troppo lungo e le gambe si piegano male, quindi la porterò con me quando torno a casa, tanto credo che ci vorrà tempo per andare a fare le mie solite lunghe camminate.
Ammesso che riuscirò ancora a camminare.

Oggi ancora una bella giornata, calda e serena e pure Andrea si è goduto il sole, facendo un lungo sonno nel carrozzino. Io ho riparato il dondolo, si era scucito il piano e anche un cuscino. E dopo tutti a bordo, con Arianna che dondolava.
Poi i lavori dell’orto  di guerra proseguono, via il cavolo nero ormai sfiorito e vai con i pomodori pachino, sedano, basilico, prezzemolo e timo. Quest’anno non ci saranno i peperoncini verdi, le piantine le portavamo da Napoli e qui neanche sanno cosa sono. Peccato perché facevano una bella produzione, tanto che ne congelavano parecchi pacchi.
E poi avevano chiuso i vivai e poi li hanno fatti riaprire a condizione che non vendessero i fiori, chissà perché. Magari uno si tirava un po’ su col profumo delle fresie  e la bellezza dei tulipani. Mah!
Infine il vivaio dove si serve il figlio si è rotto le scatole e non ha riaperto. E dire che aveva anche organizzato dei corsi per gli apprendisti pollice verde.

Qui che non c’è De Luca nostro le pizzerie e le hosterie mandano la pubblicità con le offerte. Tra abbacchio e scottadito, patate al forno e carciofi alla romana, ci si può fare Pasqua e Pasquetta senza stare ai fornelli.Ma per farlo contento noi la pastiera la facciamo lo stesso, tanto di comprarla non se ne parla proprio.

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