Nisida

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giovedì 30 aprile 2020

Congiunto si, congiunto no, la terra dei cachi

Conte ha detto che dal 4 maggio, giorno che un tempo a Napoli si facevano gli sfratti, possiamo rivedere qualche congiunto, ma sempre con autocertificazione, che ancora non c’è.
E comincia subito la raffica di domande. Che cos’è un congiunto?
Mia sorella lo è, ma sta a 30 km da casa mia, ci posso andare?
Mio figlio lo è, ma sta in altra regione, niente da fare.

E poi ci sono gli amici che vengono considerati “affetti stabili” dal viceministro Sileri.
Quindi posso vedere le mie amiche, considerate affetti stabili e mia sorella.

E così questa sera sono andata a trovare la mia amica affetto stabile che abita nel mio condominio nell’altra scala. Bardata con la mascherina le ho portato una fetta di caprese appena fatta. In cambio un piatto di zeppoline con le alghe. Prima del Covid lo facevamo spesso e si è fatta l’ora di ricominciare.

Dovrò cercare di farmi forza e uscire perché ho visto che meno esco e meno ho voglia di uscire.
A me piace stare in casa ma prima uscivo spesso, facevo lunghe passeggiate e andavo al museo, il MANN, dove avevo fatto la tessera annuale. Il Direttore Giulierini ha organizzato tante mostre interessanti ma meravigliosa è stata quella del Canova. Ha avuto molto successo e tante visite.

E il cinema, il teatro e non so come faranno a ricominciare. Forse bisognerebbe organizzare all’aperto, visto che arriva l’estate. Una categoria, quella dello spettacolo, è stata completamente tagliata fuori.
Non si può morire dentro, non dentro casa, perchè c’è un’aria, ma un’aria che manca l’aria.


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