Ė difficile spiegare cos'è il Vesuvio per i napoletani. Non c'è giorno che non vi rivolgiamo lo sguardo. In estate lo vediamo rossiccio e pensiamo al giallo del ginestre che lo ricoprono, d'inverno vediamo il suo cappuccio innevato e con un brivido avvertiamo il freddo gelido che spira. È una presenza costante nelle nostre giornate e gli buttiamo sempre uno sguardo quando compare alla vista negli scorci della città che attraversiamo. Ed anche ora guardiamo appena possibile e chiediamo: ma adesso come sta il Vesuvio? Preoccupati e addolorati per quello che sta accadendo.
Sembra di avere un moribondo in casa e speriamo che si riprenda e continui ad essere un nostro punto di riferimento.
'A Muntagna è il nostro nume tutelare, per noi che ci siamo nati sotto e chi non è mai vissuto qui non lo può capire.
E poi c'è questa foto dove i nostri vigili del fuoco stremati dalla lotta con il fuoco cercano un breve riposo per riprendere subito dopo a combattere. Grazie a questi angeli che garantiscono la nostra salvezza.
E "grazie" ai bastardi che stanno appiccando fuochi in mezza Campania: che un bel contrappasso li faccia arrostire nell'apposito girone (presto, si spera).
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RispondiEliminaNe sarei davvero felice. Oggi per la seconda volta bruciavano gli Astroni, ho visto i Canadair
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