ALL'ARMI
Sabato scorso, mentre su questo blog si disquisiva di preservativi e di finesse, a piazza del Gesù, un gesuita, don Vincenzo Tritto, sotto gli occhi di decine di cittadini, andava all'assalto di un banchetto di volontari dell'Arcigay e di medici del Cotugno, che distribuivano profilattici in occasione della giornata mondiale contro l'Aids.
Così il parroco del Gesù Nuovo ha cercato di cacciare via dalla piazza medici e volontari e ha tentato di strappare un manifesto dell'arcigay.
Una bella lezione di arroganza e intolleranza.
Ma che simpatia questa pretaglia...
RispondiEliminaaveva ragione nonno Ottone che memore dei suoi trascorsi americani parafrasava: L'unico prete buono è un prete morto
RispondiEliminaVeramente l'originale era l'unico palestinese buono è quello morto....ma io preferisco l'unico comunista buono è quello morto
RispondiEliminaVeramente l'originale era del generale Custer. "L'unico indiano buono è quello morto", e l'anonimo dovrebbe sapere che fine ha fatto Custer.
RispondiEliminaComunque ognuno può augurarsi i morti che preferisce, sia ben chiaro.
Per quanto riguarda i comunisti però, direi che l'anonimo arriva tardi. Il comunismo è morto da anni e l'unico comunista ancora in esercizio (a parte Castro) è l'ex capo del Kgb e amico di Berlusconi, Vladimir Putin.
Per conto mio, non mi auguro la morte di nessuno, nemmeno del nano di Arcore e dei suoi amici fascisti.
Li preferisco vivi e in salute, a lavorare in miniera.
Veramente l'originale era del generale Custer. "L'unico indiano buono è quello morto", e l'anonimo dovrebbe sapere che fine ha fatto Custer.
RispondiEliminaComunque ognuno può augurarsi i morti che preferisce, sia ben chiaro.
Per quanto riguarda i comunisti però, direi che l'anonimo arriva tardi. Il comunismo è morto da anni e l'unico comunista ancora in esercizio (a parte Castro) è l'ex capo del Kgb e amico di Berlusconi, Vladimir Putin.
Per conto mio, non mi auguro la morte di nessuno, nemmeno del nano di Arcore e dei suoi amici fascisti.
Li preferisco vivi e in salute, a lavorare in miniera.
beh anche a spalare monnezza per liberare le strade di Napoli non ce li vedrei male.
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