PAPERE E GALLINE
Oggi nei TG grande spazio alla notizia che Roberto Saviano, autore di Gomorra, vincitore del premio Viareggio e del Premio Siani, viene minacciato dalla camorra, dal clan dei casalesi e per questo gli è stata data una scorta.
Nell'intervista al giovane scrittore viene fuori la solitudine a cui è costretto nel luogo dove vive, dove persino i negozianti abituali fornitori gli hanno fatto richiesta di non servirsi piu' da loro.
Per chi vive in queste terre nessuna meraviglia, anzi la meraviglia è relativa al fatto che solo ora, dopo il clamore sollevato dal libro e dalla sua diffusione, i clan siano passati alle minacce.
Saviano scrive anche sull'Espresso e non risparmia interventi diretti. A Casal di Principe il 23 settembre scorso, ha partecipato insieme al presidente della Camera Fausto Bertinotti, all'ultima di quattro giornate di mobilitazione anticamorra aperta dal ministro della Giustizia Mastella.
Nell'articolo su Repubblica si dice anche del discorso fatto dal sindaco Iervolino alla consegna del premio Siani a Saviano.
Lo ha definito "simbolo di quella Napoli che lui denuncia". Strane parole, se si riferiscono a Saviano, dette nel contesto della consegna di un premio intitolato al giornalista ucciso proprio dalla camorra.
Forse Rosetta si è impappinata, forse voleva dire "simbolo di quella Napoli che si ribella". Io spero tanto che spieghi questa frase infelice.
L'espresso dice pure che la Iervolino ha definito Saviano "Fissato strabico",mi sa tanto che non era un lapsus quella del "figlio di quella Napoli che lui denuncia".
RispondiEliminaOrmai fa danni anche quando parla.
RispondiEliminama voi napoletani proprio una Rosetta accussì meritate???
RispondiEliminaasietta
ma voi napoletani proprio una Rosetta accussì meritate???
RispondiEliminaasietta
twinset, lo sospettavo. Da questo il titolo del post.
RispondiEliminaasietta, e ce la siamo pure votata.
Jenè,
RispondiEliminacapita :)
asietta
Ha fatto un lapsus tristissimo. Ma non c'è un limite d'età per fare il sindaco??? Marò come sono contenta di non averla votata. Tristemente contenta...
RispondiEliminaIo non l'ho votata
RispondiEliminaio avrei votato Rossi Doria.
RispondiEliminaasietta
Infatti, Asietta, ho votato Rossi Doria. Ma comunque in apnea...
RispondiEliminavuoi vedere che l'ho votata solo io?
RispondiElimina:-/
esatto non è una papera l'ha detto volutamente....
RispondiEliminamah vorrei dire una cosa controcorrente alla Sciascia ...sui professionisti dell'antimafia (quello che disse Sciascia non lo condivisi a suo tempo) ... è singolare questa camorra che manda segnali
mi pongo una domanda da più fastidio alla camorra un poliziotto che fa il suo dovere in silenzio e senza riflettori e grancasse , un giornalista che scrive i suoi articoli di cronaca alla Siani... o un eroe pubblicizzato ...
mi domando ancora a quanto il 2 libro ...
sono cattivo mah ...
la camorra in genere non è come l'esattoria che manda i preavvisi non dico che sia una montatura ma molte volte sono capeichiuvo che fanno questi casini tanto per ...
comunque bene ha fatto il prefetto a dargli la scorta non si può mai sapere
c'è stato troppo sfarfallio in questi mesi attorno a Saviano. Io penso che lo stiano strumentalizzando e lui si è calato nel personaggio. La camorra ha certamente vari livelli e magari qualcuno della manovalanza ha fatto la pensata di minacciare per farsi bello. Vai a sapè....
RispondiEliminaappunto va a sape...
RispondiEliminail povero Siani lo fecero fuori senza tanti clamori
Per contribuire al dibattito vi posto il lancio Ansa in cui parla Raffaele Cantone:
RispondiElimina«Iovine, Schiavone, Zagaria, non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra
paura, se ne devono andare da questa terra». Un intervento dai toni accesi, dal palco allestito il
23 settembre scorso in occasione della manifestazione anticamorra proprio nella piazza di Casal
di Principe, capitale del «regno» del potente clan dei Casalesi. Potrebbe essere stato proprio
quell'invito a ribellarsi al potere del clan all'origine delle minacce nei confronti dello scrittore
Roberto Saviano, autore di «Gomorra», libro-inchiesta sulla camorra. È questa una ipotesi che trova credito tra gli esperti delle indagini anticamorra? «Non conosco
gli elementi e quindi non posso pronunciarmi sul merito della vicenda», premette Raffaele
Cantone, pm della Direzione distrettuale antimafia e presidente della sezione di Napoli
dell'Associazione magistrati. Cantone ha svolto importanti inchieste sulle attività dei clan del
casertano e sulla organizzazione dei Casalesi in particolare.
«Posso soltanto dire - spiega il magistrato - che la criminalità organizzata, e soprattutto i
Casalesi che sono un gruppo mafioso, ha interesse a lavorare sott'acqua. Lontano dai riflettori
dunque, l'interesse dei boss del clan è quello che si parli di loro il meno possibile». Se davvero
dovessero emergere collegamenti tra il potente clan e le minacce allo scrittore napoletano?
«Vorrebbe dire - dice il pm - che la vicenda rende il clan più vulnerabile, inducendolo a questa
reazione».
Del resto l'organizzazione in passato è ricorsa a minacce e talvolta all'eliminazione fisica: il pm
ricorda a tale proposito gli omicidi del parroco don Diana e del sindacalista Del Prete, che nei
loro interventi avevano denunciato il potere della camorra nel casertano.
appunto sia Diana che Del Prete li fecero fuori e basta
RispondiEliminaE Cantone è uno che se ne intende di camorra casalese ...è il suo lavoro da anni...e sa dei comportamenti dei clan
per cui dico mah ....
in questa storia vi sono parecchie dissonanze. Speriamo che adottino delle misure di sicurezza valide, anche se credo che ben pochi si preoccupino di Saviano.
RispondiEliminaIo continuo a pensare a Siani.
Jené, Siani non ricevette nessuna minaccia. Lo ammazzarono direttamente. La camorra non fa telefonate anonime. Spara.
RispondiEliminaBeh è impensabile che Saviano va a sfidare i clan a casa loro, a casal del principe e quelli se la tengono,una risposta non fosse altro per questione "d'immagine" la devono dare.Poi c'è il Viminale che sta mettendo a punto il suo piano per Napoli che sembra sia affatto robetta e di cui si parla abbastanza, anche troppo.Non sapremo mai se Saviano sia davvero a rischio o cosa..nel dubbio lo blindiamo (e io pago)
RispondiEliminaDetto questo, mi auguro fortemente che Saviano sia adeguatamente protetto.
RispondiEliminala penso come Roq...le telefonate anonime o mute manco più i quindicenni le fanno..figuriamoci la camorra
RispondiEliminaasietta
la penso come Roq...le telefonate anonime o mute manco più i quindicenni le fanno..figuriamoci la camorra
RispondiEliminaasietta
Il prefetto non gli ha dato nessuna scorta, per ora. Stanno valutando. Non sono cose che fanno alla leggera.
RispondiEliminaAllora Twin, per chi scrive di camorra la camorra è da temere in pochi casi.
RispondiElimina1. Quando tace.
2. Quando tu mostri di avere paura.
Se la sfidi direttamente è difficile che ti ammazza,. Ti considera una persona coraggiosa. Oppure pensa ai casini ai quali andrebbe incontro se ti ammazzasse. Polizia, indagini, frenata ai loro affari. La camorra non ammazza a cuor leggero, rischia troppo economicamente. Ti lascia parlare, gridare, fare i comizi.
Ma se tu fai capire che sai qualcosa (che magari non sai neanche bene) e che non doveva essere rivelata, ammazza in silenzio. Questa è la regola generale. Poi ci sono le eccezioni. Poche. Molto poche.
Roq,
RispondiEliminapensi che ci siano differenze (riguardo a ciò che scrivi) rispetto alle altre organizzazioni criminali?
asietta
su diana non so molto ma su del prete si ...
RispondiEliminadava molto fastidio
non si trattava di comizi in piazza ma di lotta contro il caporalaggio et similia
No, Picceré, non credo.
RispondiEliminaSono pericolosi i cani sciolti. I piccoli criminali che pensano di accreditarsi presso i capintesta. Ma se creano casini con un omicidio pesante fanno una brutta fine anche loro. Hanno fatto più danni (economci) che bene.
rochentèn, percio' parlavo di dissonanze. Nei casi citati hanno ammazzato in silenzio, senza preavviso. Il pericolo è appunto quello dei cani sciolti. Ne parla anche Saviano nel suo libro, dei piccirilli che prendono iniziative, che parlano con le frasi dei film, che si sentono importanti a spargere il terrore. Non mi meraviglierebbe se le cose fossero andate così.
RispondiEliminaSpero cmq che gli diano adeguata protezione, non vorrei vedere altra cronaca di morte annunciata.
Un'ultima cosa a Twin.
RispondiEliminaLa camorra non fa questioni d'immagine. Non è Armani o Dolce &Gabbana o McDonald's. Pensa alla sostanza. E la sua immagine è la pistola. Il resto non conta. Si fanno quattro risate.
Sono annotazioni che servono a contestualizzare, non a sminuire i pericoli che chi scrive di camorra corre.
c'erano ampie virgolette sull"'immagine"..poi magari qualcosina di criminalità organizzata la conosco anche io,libri ,a parte
RispondiEliminaScusate ma mi sembra che si parli un po' per stereotipi.
RispondiEliminaLa camorra non è la mafia. Non riuniscono il comitato centrale o il consiglio di amministrazione.
La camorra (oggi più che mai) è un insieme di clan, boss emergenti e interessi trasversali. Se dai fastidio a qualcuno o se li metti in difficoltà, vengono ad ammazzarti, altrimenti se ne fregano.
Oppure qualcuno (un emergente) può anche decidere di venirti a ammazzare per far vedere agli altri che ha le palle. Ma alla base ci deve essere un offesa grave, personale. Non una denuncia generica dei clan o del clan.
l'unico caso di "immagine" danneggiata, che fa reagire i camorristi è quando li metti in difficoltà tra di loro.
Questo probabilmente successe a Siani. Inconsapevolmente fece capire ai clan che c'era uno di loro che stava fregando gli altri.
Ecco, questo li fa incazzare e ti vengono a ammazzare.
e smettiamo anche di considerarli invincibili,di pensare che non siano mai riconducibili a nessuna dinamica, a nessuna definizione,che siano più intelligenti degli altri,sono criminali figli di puttana, collusi,spesso anche stupidi
RispondiEliminaè vero, e tu lo pensi, quando li arrestano, quando li vedi coi polsi legati trascinati via dalle loro case, dove hanno vissuto da latitanti e tutti tutti sapevano che erano lì.
RispondiEliminaE sai pure che un altro ha preso il suo posto e se ancora non è accaduto accadrà e lo testimoneranno le decine di morti che vedrai sul giornale o per terra. Quando non ci saranno piu' morti e la pace è raggiunta, vuol dire che c'è un nuovo boss.
E' così da anni.
Bah, ucciderlo. Ma non si dice da sempre che quella di Siani è stata una lezione per la camorra? Evitano boati mediatici, figurarsi se si mettono ad eliminare uno che è ormai conosciuto da tantissimi.
RispondiEliminaPiù che altro non gli permetteranno più di lavorare..
Poi mi preoccuperei di più del simbolo-Saviano, di come viene gestito dai media, piuttosto che di come viene percepito dal sistema.
ciao
Forse mi sono espresso male.
RispondiEliminaLa camorra non è organizzata come la mafia, non sviluppa strategie di lungo respiro.
Ma ciò non toglie che un cane sciolto possa decidere di "dare una lezione" a Saviano.
E non per il libro (i camorristi non leggono, non frequentano gente che legge e non intuiscono nemmeno l'importanza di un libro), piuttosto per il fatto che Saviano è intervenuto pubblicamente da un palco, denunciando con nome e cognome i camorristi della sua zona.
Ha "sfidato" questa gente e qualcuno potrebbe sentirsi chiamato in causa o forse no.
In una Regione in cui si può morire per una parola detta distrattamente alla persona sbagliata, nulla è definito e certo.
In questo senso mi pare che la scorta a Saviano serva.
Ho dei dubbi invece sul fatto che serva andare su un palco a fare nomi e cognomi dicendo ai compaesani "vedete, io non ho paura". Per dimostrare che? Che ti possono dare la scorta appunto.
Ma non la possono dare a tutti gli abitanti di un paese. Mi pare quindi improbabile (e inutile) che altri lo seguano su questa strada.
Smettiamola di credere che la camorra si combatta facendo fiaccolate o atti di coraggio.
Spesso sentiamo politici esortare la gente a alzare la testa e a ribellarsi alla camorra. Facile dirlo avendo una scorta.
La camorra si combatte con azioni di polizia, intercettando i capitali e le risorse economiche dei boss (seriamente) e dando lavoro a quelli che potrebbero diventare manovalanza.
La certezza della pena e tempi più rapidi della Giustizia pure aiuterebbero molto.
Da parte nostra, tutti possiamo fare qualcosa. Cominciamo a rispettare le regole e a svolgere rigorosamente il nostro lavoro. A non chiedere piaceri, corsie preferenziali, a non utilizzare più le piccole furberie quotidiane.
E insegnamolo ai nostri figli.
Insegnamogli a disprezzare chi non rispetta le regole, a tutti i livelli.
Qualcuno potrebbe pensare che non c'entri niente con la camorra, e invece c'entra eccome!
nche la pressione mediatica di cui parla snaut non si deve sottovalutare. Saviano rischia di essere usato come una sorta di agnello sacrificale, approfittando della sua gioventu'.
RispondiEliminaSperiamo che rifletta su questo ruolo.
ecce agnus dei qui tollit peccat mundi
RispondiEliminae tutto come prima
Marassi hai ragione servono più 10 impiegati che fanno il loro lavoro seriamente che 10 fiaccolate
"Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis"
RispondiEliminache qualcuno abbia davvero pietà di noi....
ah.. pare che Rosetta abbia rettificato. Avrebbe detto: simbolo della Napoli che denuncia.
RispondiEliminaOra ce l'ha a morte con l'Espresso, piu' di prima.
Non mi va di avallare un atto di coraggio "fisico" (alla Fallaci insomma) Saviano deve aver fatto un ragionamento del tipo "visto che siete ignoranti e capite solo l'invettiva,beccatevela" non dimentichiamo che ha 27 anni.Tuttavia leggo dall'Espresso che riporta dalle cronache locali,che durante l'iniziativa i compari e i comparielli di quel signore che manco nomino,prendevano buona nota di chi c'era,di chi non c'era e di chi appaludiva.Questo intendevo per "questione d'immagine" lo smacco,la possibile messa in discussione del potere che si esercita sui concittadini, come possibile concausa delle minacce ricevute da Saviano.Trattasi di reazioni non di strategie studiate a tavolino ovviamente.Quanto agli automatismi,possono anche andare bene ma non si può far riferimento a 20 anni fa, quando sappiamo che oggi il quadro è del tutto stravolto.
RispondiEliminaAmore, gioventù, liete parole,
RispondiEliminacosa splende su voi e vi dissecca?
Resta un odore come merda secca
lungo le siepi cariche di sole.
(Sandro Penna)
scusate, è che stasera gira così.
Ieri ho ricevuto questa mail
RispondiEliminaSalve,
ho rintracciato il Suo indirizzo tramite internet, mi scuso anticipatamente se la mail può risultare noiosa o fastidiosa.
Sono Alessandro del blog http://www.proveditrasmissione.net
Le scrivo poichè non so se sa ma l'autore di Gomorra, Roberto Saviano, nei giorni scorsi ha ricevuto dure minacce da parte della Camorra, minacce che hanno costretto il prefetto di Caserta a far allontanare Roberto dalla sua città e a chiedere un programma di protezione.
La notizia ha trovato risonanza nazionale grazie a giornali e telegiornali, ma si sa che le notizie dei mass media dopo una settimana già si dimenticano. Per evitare ciò è stato creato da me ed altri amici della provincia di Caserta un sito web:
HTTP://WWW.SOSTENIAMOSAVIANO.NET
Non ho firmato l'appello ma ho risposto sul blog
questo :
# Raffaele Abbate Says:
Ottobre 16th, 2006 at 10:41
La risposta la do con il mio nome e cognome , come ho fatto sempre da sempre. Non amo nascondermi e quello che ho da dire lo dico sempre a viso aperto.
ho riflettuto prima di rispondere al vostro appello : “Sosteniamo Saviano, dicaimo NO alla Camorra” . Da questo appello ne discende logicamente che chi non sostiene Savaino è per la camorra …e questo cari amici, scusatemi non mi sa bene.
Ricordate tanti anni fa cosa dice Sciascia, sui professionisti dell’antimafia ( lui pralava di magistrati , che facevano il loro mestiere ed io non ciò che disse Sciascia non lo condivisi a suo tempo).
E mi viene voglia di chiedermi, ma è giusta tutta questa pressione mediatica , è la strada giusta per combattere la camorra , da risultati efficaci o piuttosto è anche essa un modo “guappesco” di cercare di risolvere i problemi, ti mostro i muscoli , so chiù omme e te.
Non credo che aiuti ma serve solo a mettere chi adotta questi comoprtamenti sotto i riflettori e indurre qualche balordo che vuole mettersi in mosta con i suoi boss a punire lo spaccone …
E davanti a questo pericolo reale indurre , come è giusto che sia le autorità a adottare azioni di protezione.
La camorra non si combatte facendo il guappo , ma con un impegno quotidiano di rispettare la legge. Mi pongo una domanda da più fastidio alla camorra un poliziotto che fa il suo dovere in silenzio e senza riflettori e grancasse, un giornalista che scrive i suoi articoli di cronaca e di inchiesta seria e non romanzta (voglio ricordare Siani che fu ammazzato senza preavviso) , un sindacalista che ogni giorno si batte contro il caporalato e per il rispetto della legge (voglio ricordare Del Prete anche lui ammazzato senza preavviso)
O un ereo un eroe pubblicizzato …
Ed ora mi domando ancora , forse con cattiveria a quanto il 2 libro …
sono cattivo mah
Credo che contro la camorra servono molto di più 10 impiegati dellìispettorato del lavoro che fanno il loro dovere che 10 fiaccolate con sceneggiate sui palchi.
Non dite che sono per la camorra …perchè nel mio lavoro mi sono sempre battuto contro di essa, senza clamori e grancasse ma con risultati e quando sono andato in pensione c’è stato qualcuno che ha tirato un sospiro di sollievo…
Mi spiace che un giovane come Savaino corra rischi inutili forse per seguiri i consigli dei su addetti al marketing della casa editrice …
ma un conto è la lotta alla camorra ed un conto la promozione di un libro…
Scusate la prolissità ma dovevo chiarire …potevo anche ignorare il vostro appello ma non sarebbe stato giusto
Dire la propria opinione sempre e comunque è un modo di combattere la camorra ma al momento giusto, nella maniera giusta e nelle giuste sedi…
Voglio fare un esempio : se si è in guerra vi sembra un modo corretto e responsabile , salire sul bordo della trincea ed esporre il petto alle pallottole del nemico …
sarà anche un eroe ma gli eroi morti non servono
e su saviano mi ero già espressa prima del casino, io lo detesto e sono della stessa tesi di mianonna.
RispondiEliminaE se rosetta volesse proprio dire quello che ha detto?
beh... l'appello è stato raccolto a quanto pare. Ieri Umberto Eco ne parlo' al TG e oggi hanno dato la notizia che è sotto scorta.
RispondiEliminaRaffaele, io sono d'accordo quando parli di inutili eroismi.
Io pero' sono convinta che quello che ha scritto Saviano è un grande libro. Mi ha chiarito tante cose di cui non avevo idea e pure io sono una che si informa, che segue. Se tutto sto casino serve a far leggere a molte piu' persone il libro credo che sia un passo avanti sulla conoscenza dei meccanismi della camorra e delle sue propaggini.
Jenè libro utile come lo sono le indagini dei poliziotti e il lavoro di legalità di tanti oscuri servitori dello stato...
RispondiEliminanon servono guappetti che si mettono in mostra ...
saviano è proprio uno sciacallo e la crociata di eco? beh, non ho parole! sis ta rimbecillendo come fu per la fallaci?
RispondiEliminafranci
poi si sono fatti promotori dei fascitelli dell'agro aversano il che è tutto dire
RispondiEliminaEro alla presentazione del suo libro in un caffè libreria, poco più grande di uno sgabuzzino, naturalmente prima del grande clamore.
RispondiEliminaSiccome le otto sedie all'interno erano occupate da otto accademici, e i restanti 42, stipati, a incastro e in piedi, formavano una barriera impenetrabile, io e altri quattro disgraziati abbiamo pensato bene, visto che c'era una finestra della saletta che dava direttamente sulla strada, di piazzarci lì, almeno qualcosa avremmo sentito. Una parola ogni tanto sarebbe bastata, avevamo una collocazione precaria. Allora, la scena era questa: 50 uditori dentro, a raccogliere una parola ogni quattro, perchè Saviano ha un rapporto tutto suo col microfono, farfuglio, nei periodi più chiari, e noi, come dementi, piazzati dietro una kentia enorme, che andavamo alla media di una ogni sedici. Dopo neanche dieci minuti, e nonostante la temperatura interna si aggirasse sui 38°, Saviano si alza e ci chiude la finestra sul naso.
Momento ricolmo di pathos, alta letteratura.
Se lo tenesse caro caro, a Gomorra...
ora ..gli danno i palchi in terra mazzonica .. si vede che la voce gli è venuta ...
RispondiEliminaa roma il libro è totalmente sold out! a napoli com'è la storia? quando si dice effetto mediatico eh????
RispondiEliminada Fnac i giorni scorsi c'era un bancariello basso basso proprio all'ingresso, che quasi ci cascavi sopra. Oggi non l'ho visto, sarà sold out pure là.
RispondiEliminaguarda caso ..guarda caso ...il bancariello all'ingresso ...nulla avviene mai per caso
RispondiEliminasul web sta circolando un banner ... SOSTIENI SAVIANO
l'operazione mediatica è partita e sono certo che tempo due mesi ...prima di Natale di sicuro esce
GAMORRA PARTE II
snaut, io ho letto il libro prima dell'estate, quando ancora non era in aria tutta questa storia. Ho già esposto i motivi per cui ritengo che vada letto e infatti ho consigliato a mio figlio di leggerlo. Lo ha letto ed è stato d'accordo anche lui che vada letto e lo ha consigliato anche ad altri.
RispondiEliminaIo sono tra quelli che il libro di Bocca non lo ha comperato e neanche ho voglia di leggerlo. Non abbiamo bisogno di leggere le cose che lui riporta di terza mano e che ben conosciamo, abbiamo invece bisogno di Saviano, che le notizie se le è cercate di prima mano, rischiando di suo.
Io invito le persone a fare un distinguo tra il valore del libro e tutto questo battere di grancasse. Io non so cosa c'è dietro a tutto questo, chi sta manipolando chi e neanche mi interessa piu' di tanto.
I temi tanto cari alla dietrologia e alla complottologia non mi riguardano.
E' importante invece che le cose vadano dette, che siano portate a conoscenza di quante piu' persone possibile, in modo che ciascuno possa farsi un'idea sua su quello che accade e parlarne, parlarne tanto fino a raggiungere un boato.
Ma siamo sicuri che Saviano si deve preoccupare soprattutto dei camorristi?
RispondiEliminaVoi qua l'avete preso di mira peggio dei casalesi.
vabbuo' ja'
RispondiEliminae noi mica spariamo
:-/
@snaut: chiudere la finestra in faccia a chi è venuto per ascoltarti non è certo un bel gesto. E' come riagganciare il ricevitore, o chiudere la porta con malgarbo. Eravamo lì per il suo libro, e per lui, in silenzio e composti. La voglia di fermarmi ad acquistarlo, a me, sinceramente, m'è passata.
RispondiEliminano mia nonna a Natale esce un libro scritto a due mani da saviano e dan brown: "Il codice gomorra" ;)))))
RispondiEliminafranci
@jeneregretterien: credo che siamo piuttosto d'accordo.
RispondiElimina@pollymagoo: anche tu, però.. Avresti potuto rompere il vetro della finestra come il tifoso fantozziano, se proprio avessi voluto seguire :)
snaut ti rispondo con grande serietà ... qui occorre distinguere il marketing su di un libro ed ammettiamolo l'operazione è stata fatta ...tanto è vero che il libro ha avuto una impennata ...e questo è un aspetto
RispondiEliminasulla valdità de libro non sto a discutere non l'ho letto ma lo leggerò e solo allora darò un giudizio
ora parliamo sulla efficacia del gest di saviano ...salire sul palco e sparare a zero sui camorristi...
beh è un gesto inutilmente guascone ...perchè l'ha fatto non lo so e non mi interessa ma non mi piace
per la lotta alla camorra le guasconate sono inutili contano altre cose non i beau gest sui palchi o le fiaccolate
serve l'impegno quotidiano
snaut le guapparie vanno bene nelle sceneggiate !
snaut ti rispondo con grande serietà ... qui occorre distinguere il marketing su di un libro ed ammettiamolo l'operazione è stata fatta ...tanto è vero che il libro ha avuto una impennata ...e questo è un aspetto
RispondiEliminasulla valdità de libro non sto a discutere non l'ho letto ma lo leggerò e solo allora darò un giudizio
ora parliamo sulla efficacia del gest di saviano ...salire sul palco e sparare a zero sui camorristi...
beh è un gesto inutilmente guascone ...perchè l'ha fatto non lo so e non mi interessa ma non mi piace
per la lotta alla camorra le guasconate sono inutili contano altre cose non i beau gest sui palchi o le fiaccolate
serve l'impegno quotidiano
snaut le guapparie vanno bene nelle sceneggiate !
di mira noi ...marassi?
RispondiEliminaho avuto tre e mail dove mi invitavano a firmare un appello pro saviano
a me quando mandavo gli ispettori negli scantinati con i pakistani a sant'antimo, a casandrino, nella 167 ...nessuno mi ha firmato appelli e manco li volevo ;-)
E tu sull'appello mettici una croce sopra
RispondiEliminaaggiungi poi che tra i cofirmatari di questo appello ci sono dei noti esponenti RAUTIANI dell'agro aversano ... più che croce ci andava la croce uncinata ;-)
RispondiEliminaGli unici rauti tollerabili sono quelli che fanno il botto.
RispondiElimina@mianonnaincarriola
RispondiEliminaGuapperia, sceneggiata.. qui confondi la rappresentazione per un reale atto di coraggio. Guapperia è quella del micro-criminale non di chi fa i nomi; guapperia può essere qualcosa di affine all'omertà, qui invece si è agli antipodi. Guapperia lo è anche quella del fu Impastato?
Permettimi, ma proprio perchè non hai letto il libro, quest'altro tuo commento mi dà ragione: interpreti il fatto solo attraverso i media, pensando che Saviano sia un ragazzo che bell e buono decide di farsi conoscere da tutta Italia facendo la voce grossa.
Azz, serve l'impegno quotidiano. Bè, i risultati di questo impegno si vedono. Un pò come voler dire: continuiamo a scardinare il sistema camorra attraverso la chiacchiera da bar.
Se tutti potessero sparare a zero sui camorristi, saremmo in ben altre e migliori condizioni.
snaut ...guapparia si dice guapparia ...comunque non ci voleva Saviano che ci venisse a raccontare cosa sia la camorra ...
RispondiEliminaè una sparata di guappo salire su un palco e fare i nomi ... perchè sa che con l'esposizione mediatica che ha ... va tranquillo ...
Peppino Impastato è un'altra cosa
proprio un'altra cosa non confondiamo ...lo sai che si parla di fare un film di Gomorra ..ti ripeto il libro lo leggerò ...ma conosco il mondo dove vivo da anni , conosco il terreno di "coltura " della camorra e cosa serve per combatterla ...non certo le sparate sui palchi quelle vanno bene per vendere il libro
io chiacchiere da bar non ne ho fatte mai ...nel mio quotidiano ho lavorato per la legalità
senza grancasse e telecamere ..
se sei attento a quello che scrivo leggi tutto
e capirai che non frequento i bar mai frequentati
dimenticavo la camorra la combattiamo con i best seller alla Saviano(di prima mano) e alla Bocca (di seconda mano) ...
RispondiEliminama per piacere siamo seri
sia ben chiaro, io non dico di combattere la camorra con il libro. Ma i libri servono ad informare, a diffondere le notizie e questo va bene. Poi c'è bisogno di legalità. Nelle scuole da molti anni va di moda lavorare a progetti. Al liceo di mio figlio fecero un corso che si chiamava Educazione alla legalità e vi hanno partecipato anche forze di polizia, biologi, medici ed è durato diversi anni. Io credo che seminare in questo modo serva. Gettare un seme tra i giovani anche se non rende al 100% qualche frutto darà. Io a questo ci credo.
RispondiElimina"non ci voleva Saviano che ci venisse a raccontare cosa sia la camorra ..." tenendo sempre presente che non sai come ne ha parlato...
RispondiElimina(poi di tutto quello che ho scritto nel primo commento ce ne siamo fatti na risata..)
A quanto pare lavorare nell'onestà e nella legalità come si è sempre fatto e con i risultati che si sono ottenuti, ora non basta più.
Silenzio, nessuno sul palco: lasciamo le sceneggiate alle donne dalle urla sguaiate che piangono i figli (sempre bravi ragazzi) morti sul posto di "lavoro", o l'articoletto di giornale all'innocente col bossolo in corpo.
snaut ...non mi voglio incazzare ma tu sta facendo di tutto per farlo ...
RispondiEliminasati mettendo insieme una pletora di luoghi comuni ...
a) non sono un camorrista
b) non piango i morti ammazzati dei "bravi ragazzi"
c) educo i miei figli all'educazione e alla legalità come l'ha fatto mio padre con me
allora prima di parlare e assimilarmi alle vaiasse che si buttano in mezzo per non fare arrestare i borseggiatori leggi leggi leggi
come ho fatto io
ho sottolineato che non serve fare sparate alla saviano e basta
ma che mi assimili ad un camorrista
NON MI STA BENE
e poi leggi cosa ha detto il giudice Cantone ...prima di fare di Saviano l'icona dell'anticamorra
scusa Jenè ma quando ci vuole ci vuole
No, non ho assimilato nessuno a qualcun altro e il giudice Cantone, pur volendo, non saprei dove trovarlo.
RispondiEliminavedi leggi i commenti qui sotto leggi c'è una dichiarazione di Cantone che inquadra la situazione ...leggi tutto prima di fare affermazioni fuori luogo
RispondiElimina@snaut: rompere il vetro? Ma sarebbe stato interpretato come gesto intimidatorio, scherzi? :D
RispondiEliminaNono, me ne sono fatta una ragione, l'esimio l'ho seguito in differita, qui, http://www.wumingfoundation.com/suoni/saviano_a_bologna.htm
snaut ...è scomparso ..il mio invito a leggere tutto l'ha spaventato ...lui legge solo Saviano la bibbia dell'anticamorra
RispondiEliminaecco il post di cui parlavo prima faccio copia ed incolla cosi evita di scorrere tutto
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Per contribuire al dibattito vi posto il lancio Ansa in cui parla Raffaele Cantone:
«Iovine, Schiavone, Zagaria, non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra
paura, se ne devono andare da questa terra». Un intervento dai toni accesi, dal palco allestito il
23 settembre scorso in occasione della manifestazione anticamorra proprio nella piazza di Casal
di Principe, capitale del «regno» del potente clan dei Casalesi. Potrebbe essere stato proprio
quell'invito a ribellarsi al potere del clan all'origine delle minacce nei confronti dello scrittore
Roberto Saviano, autore di «Gomorra», libro-inchiesta sulla camorra. È questa una ipotesi che trova credito tra gli esperti delle indagini anticamorra? «Non conosco
gli elementi e quindi non posso pronunciarmi sul merito della vicenda», premette Raffaele
Cantone, pm della Direzione distrettuale antimafia e presidente della sezione di Napoli
dell'Associazione magistrati. Cantone ha svolto importanti inchieste sulle attività dei clan del
casertano e sulla organizzazione dei Casalesi in particolare.
«Posso soltanto dire - spiega il magistrato - che la criminalità organizzata, e soprattutto i
Casalesi che sono un gruppo mafioso, ha interesse a lavorare sott'acqua. Lontano dai riflettori
dunque, l'interesse dei boss del clan è quello che si parli di loro il meno possibile». Se davvero
dovessero emergere collegamenti tra il potente clan e le minacce allo scrittore napoletano?
«Vorrebbe dire - dice il pm - che la vicenda rende il clan più vulnerabile, inducendolo a questa
reazione».
Del resto l'organizzazione in passato è ricorsa a minacce e talvolta all'eliminazione fisica: il pm
ricorda a tale proposito gli omicidi del parroco don Diana e del sindacalista Del Prete, che nei
loro interventi avevano denunciato il potere della camorra nel casertano.
ho trovato questo intervento di Nicolò La Rocca sul blog della Lipperini. Conviene leggerlo. Riguarda la discussione che stiamo facendo qui su Saviano e Gomorra.
RispondiEliminahttp://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2006/10/ritorno_a_gomor.html
@mianonnaincarriola
RispondiEliminaVoglio credere che nei primi righi del tuo commento ci sia del'ironia: non è che sono in totale simbiosi col pc anche di notte..
Le affermazioni del pm le ho lette quando ho aperto per la prima volta finestra dei commenti, non ricordavo il nome. Poi su queste affermazioni si può dire tutto e niente, come anche ripetere ciò che è stato già scritto.
Dici che faccio di Saviano "l'icona dell'anti camorra": ho scritto in due commenti che è stato un bene che abbia rotto l'assuefazione sull'argomento sia con il libro che con quelle sue dichiarazioni. Mi sembra che non sia esattamente quello che hai capito.
Per me le finalità delle dichiarazioni non possono ridursi ad una sola: tra le diverse, quella di rilanciare il libro, rilancio che però, come scrive Nicolò La Rocca in quel testo, non è avvenuto nel modo giusto attraverso i media.
Quello che tu hai scritto, invece, posso sintetizzarlo qui: Saviano non può essere un'icona dell'anticamorra perchè per sconfiggerla serve altro, non un libro, un dubbio prodotto di marketing. Si scrivono cose diverse, talvolta meglio non ripetersi.
Tutto chiaro, no? Lo spero..
@jeneregretterien
Questo di Nicolò La Rocca è un testo molto condivisibile, fitto di spunti, la sua è davvero un'opinione che vuole far sterzare al meglio la discussione. Tra gli altri avevo già messo nei segnalibri quest'altro -> http://snipurl.com/zsze che lui conclude in questo modo:
Mi auguro seguano in quel post dei commenti in accordo con quanto scritto..
Per errore ho messo la citazione tra le virgolette sbagliate :) La incollo qui -> Ma ribadisco: "Rompiamo i coglioni allo stato".
RispondiEliminama si era ironico :-)
RispondiEliminaMi fa piacere :)
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